
Domenica
mattina, Cantiere Piccaluga di Lisanza ci ritroviamo in diciannove
equipaggi, agguerritissimi, pronti per l'assalto al lago con frigoriferi
pieni di bibite e piatti freddi per il pic-nic.
Il caldo è torrido fin dalle prime ore del mattino, il
lago forza olio ci invoglia ad una corsa fino al Monastero di
S. Caterina dove sostiamo per i primi bagni.
La giornata si svolge nel migliore dei modi. Arrivati ai Castelli
di Cannero c'è chi si ferma direttamente per stare a bagno
il più possibile, c'è invece chi preferisce contendersi,
con i soliti Svizzeri, i pochi ormeggi disponibili nel vicino
porto di Cannobbio mezzo in secca, per poi "scatenarsi"
nello shopping al mercatino domenicale
si è visto
persino qualcuno portarsi a bordo una specchiera ??!!
Ci si ritrova, nel tardo pomeriggio, di nuovo tutti ai Castelli
di Cannero per far rotta verso il cantiere in
ordine sparso;
chi per necessità di rientrare prima, chi più tardi
per far compagnia al superLafranchi gommone con al traino il superPagani
gommone che improvvisamente non ne aveva voluto saperne di ripartire.
Sono oltre le 20 quando Piccaluga in persona, al terzo giro di
bicicletta, ci dà l'ultimatum per farci uscire dal cantiere
che, diciamo la verità, nessuno ha voglia di lasciare,
vista la comodità delle docce, l'aria che comincia a rinfrescare
e il chiacchiericcio sulle vacanze che si avvicinano.
Carla Conti
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