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Eliche - i diversi tipi di carena

 

 

Il tipo di scafo determina la scelta dell'elica. Due sono i modelli base: il tipo a dislocamento e quello planante. Gli scafi a dislocamento sono relativamente più lenti. Sono sostenuti dal peso dell'acqua che essi spostano (pressione statica dell'acqua). Generalmente il disegno della poppa, così come quello della prua, è appuntito o arrotondato. Si muovono lentamente nell'acqua come le grandi navi oceaniche. Su questi scafi le eliche funzionano totalmente sott'acqua e generalmente sono di passo inferiore, quando sono montate su fuoribordo o gruppi poppieri.
Gli scafi plananti, che comprendono la maggior parte delle imbarcazioni da diporto, si comportano come scafi a dislocamento alle basse velocità (al di sotto delle 10 miglia/h). Con velocità maggiore queste imbarcazioni si sollevano sulla superficie dell'acqua e planano, sostenute soprattutto dalla pressione dell'acqua provocata dalla velocità. Le imbarcazioni plananti sono generalmente più veloci e più efficienti di quella a dislocamento. La loro struttura si differenzia da quella delle imbarcazioni a dislocamento per l'ampiezza della poppa che interseca il fondo dello scafo con un angolo retto.
Su queste imbarcazioni le eliche non sempre sono totalmente sommerse e questo richiede capacità di tenuta, passo superiore e maggiore angolo di inclinazione, in relazione alle più alte velocità di punta che possono raggiungere.

Qui di seguito troverete la descrizione delle carene più tipiche per imbarcazioni motorizzate con fuoribordo e gruppi poppieri.

Carena piatta
Quando il fondo della carena non ha la forma di una 'V', ma è semplicemente piatta da un lato all'altro, generalmente si parla di "carena piatta". II punto di incontro tra il fondo della carena e le alzate laterali viene chiamato "spigolo". Tale carena può avere angoli squadrati (chiamati spigoli quadrati, vivi o rigidi) o angoli arrotondati (detti angoli smussati).

Carena a "V"
Questo è il disegno di barca più usato perchè offre una buona velocità unitamente ad una confortevole navigazione, dovuta all'angolo della " V" (chiamato "deadrise") al raggio della "ruota di prua" ed alla presenza di pattini. Per aumentare la velocità massima, solo con una piccola perdita di comfort in navigazione, alcuni scafi hanno la parte terminale e centrale della carena piatta.
Ogni costruttore di imbarcazioni sceglie il numero ed il tipo di pattini a seconda dei risultati che vuole ottenere. Con i pattini l'imbarcazione naviga più rapida ed in linea, ma è un poco più difficile da manovrare.

Scafo trimarano o ad ala di gabbiano
Sono in genere a carena a "V" con qualche grado aggiunto di scafo esterno, spesso predominante in prossimità della prua. Il risultato è una barca più stabile, particolarmente da ferma. Lo svantaggio è una navigazione meno confortevole in acque agitate.

Carena a tunnel (catamarani)
Questa forma di carena ha grande successo soprattutto negli ambienti sportivi da competizione. Differisce dalla forma del più vecchio tipo di "carena a catamarano" per il fatto che gli angoli interni (fra carena e "tunnel") sono molto acuti. Questo consente virate ad alta velocità incredibilmente strette ed una navigazione molto confortevole. Alcuni di questi scafi hanno d'altra parte incontrato difficoltà ad essere manovrati, alle basse velocità.

"V" a tunnel
Questo tipo di scafo combina una carena a basso"V" con due tunnel, uno per lato rispetto al "corpo" centrale. Le massime prestazioni di punta sono generalmente superiori a quelle di una carena veramente a "V" mentre le caratteristiche di manovrabilità in acque mosse sono ridotte.

Pontoni
Sono imbarcazioni che navigano in superficie appoggiandosi su due o tre galleggianti (rotondi o squadrati) per lo più in alluminio. Queste forme presentano una grande disponibilità di spazio. Viaggiano per lo più a moderata velocità ma i Galleggianti possono essere studiati in modo da facilitare la planata.

Condizioni della carena di una barca
Per un massimo di velocità, la carena dovrebbe essere quanto più piatta possibile sulla direttrice prua-poppa, cioè loncitudinalmente, per almeno circa m. 1.50 (a poppa). Per una migliore velocità e per ridurre al minimo gli spruzzi d'acqua, l'angolo fra carena e specchio di poppa e bene che sia a spigolo vivo.
Si dice che una carena ha un "gancio" se è concava sulla direttrice nella direzione prua-poppa. La presenza di questa concavità nella carena provoca un suo maggior sostentamento in prossimità dello specchio di poppa e costringe la prua ad abbassarsi. Questo aumenta la superficie bagnata e riduce la velocità della barca, ma facilita la planata e riduce sensibilmente l'andatura a "delfino", cioè a sbalzi ritmici, dello scafo. Una leggera "concavità" è spesso conferita alle carene dai costruttori di barche.Tuttavia questa concavità può anche essere solo la conseguenza di un errato appoggio dello scafo durante il rimorchio o il ricovero invernale dello scafo, che è stato supportato direttamente in prossimità dello specchio di poppa in modo inadeguato.
Se la carena invece è convessa, nella sua parte terminale vicino allo specchio di poppa, viene chiamata "rocker", il contrario della carena a gancio. Questa forma di carena può provocare l'andatura a delfino, cioè a sbalzi ritmici sull'acqua, della barca.
Ad ogni modo qualsiasi "gancio", "rocker" o anche la sola ruvidità della carena di una barca, soprattutto nell'importantissima parte centro-poppa, ha conseguenze negative sulla velocità, spesso fino a ridurla di diverse miglia/ora. soprattutto se si tratta di uno scafo veloce.

 

 

 

 

 

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