VACANZE
NEL SALENTO
di Patrizia Licci
Abbracciato dai due mari lo Ionio e l'Adriatico, il Salento
terra di folclore, storia e tradizioni, ha dato ospitalità
ad un piccolo gruppo di soci del Club del Gommone di Milano,
che si è unito per trascorrere insieme le così
tanto attese vacanze estive in questa terra , Patria del Barocco.
Esattamente quattro equipaggi, dodici persone in tutto tra adulti
e ragazzi.
Partiti da Milano a cavallo tra la fine di luglio e l'inizio
di agosto, abbiamo percorso l'Italia in tutta la sua lunghezza,
circa 1.050 km.attraverso l'A1 fino a Bologna, l'A14 o Adriatica
fino a Bari, da Bari in poi una superstrada ben transitabile
ci ha portato fino a Lecce (stupenda città).
Da Lecce attraverso la provinciale siamo arrivati a Gallipoli
dopo aver percorso 35 km; esattamente a PortoGaio (per informazioni:
www.portogaio.it tel.0833202204) un organizzatissimo cantiere
nautico, che avevamo contattato per tempo alcuni mesi prima,
per le prenotazioni dei posti per i gommoni con relativi costi
di varo alaggio e permanenza nel porto. A nostro parere abbastanza
competitivi se si paragonano ai prezzi degli altri cantieri
da noi visitati. Varo e alaggio € 50 ad operazione, €
300 circa per l'ormeggio del gommone, compreso il parcheggio
del carrello per tutto il mese di agosto. Il cantiere forniva
in banchina luce e acqua a volontà, docce, parcheggio
per auto e, un telecomando ad ogni diportista per entrare e
uscire dal cantiere in qualsiasi momento. Ovviamente non mancavano
le colonnine per il carburante e un fornito bar, (gli equipaggi:
Lelio, Paolo, Danilo e Lucio ne hanno un "dolce ricordo").
Anche gli appartamenti erano stati prenotati per tempo. Tutti
a S.Maria al Bagno, una ridente località balneare a 6
km c/a da Gallipoli.
Dopo aver sistemato i gommoni e, preso possesso degli appartamenti,
abbiamo pensato di inaugurare le nostre vacanze in un' agriturismo
di un nostro vecchio amico, Maurizio, che gestisce questa masseria
con il nome "La Lucia", vicino Porto Cesareo dove
per € 13 abbiamo potuto gustare di tutto di più,
un'infinità di piatti tipici, accompagnati da buon vino
locale, servito nelle classiche brocche di terracotta. Ovviamente
l'amico Maurizio è stato talmente preso di mira che ogni
tre per due eravamo a cena da lui.E' da tener presente che il
Salento è molto famoso per gli agriturismo.
Un caldo afoso, calma piatta e una gran voglia di navigare sono
stati gli ingredienti adatti per poter iniziare le varie escursioni
sulle coste salentine. Partendo da Gallipoli facendo rotta verso
Nord-Ovest arriviamo a Santa Maria al Bagno "cinque miglia"
dove regnano imponenti le quattro colonne. Subito dopo, quasi
attaccata c'è Santa Caterina con il suo piccolo porticciolo,
bella e signorile, scelta dai giovani che amano trascorrere
le serate in locali caratteristici. Dopo circa un miglio si
arriva a Porto Selvaggio, uno stupendo parco naturale, con la
sua imponente scogliera a strapiombo, ideale per gli amanti
dei tuffi. Tre miglia dopo incontriamo S.Isidoro,piccola località,
ma con un fornitissimo mercato ittico. Dopo due miglia facciamo
tappa a Porto Cesareo dodici miglia da Gallipoli; la quale,
da piccolo posto di pescatori, è divenuta una rinomata
località balneare coi suoi 17 km di spiaggia; oltre a
un fornitissimo paese, numerose pescherie e la statua dell'Arcuri,
si può trovare rifornimento in banchina. Naturalmente
tutte queste tappe sono accompagnate da lunghi bagni in un mare
ancora limpido. Il nostro programma include il tanto atteso
giro del Salento, con visita alle varie località marittime
del versante Adriatico.
Partiamo naturalmente da Porto Gaio, facendo rotta verso Sud-Est,
la prima tappa è a Marina di Ugento diciotto miglia c/a;
dalle cartine nautiche abbiamo rilevato le famose secche, per
alcuni versi pericolose se si considera che in alcuni punti
gli scogli arrivavano ad affiorare dall'acqua.
Ovviamente
sosta, con lungo bagno, tuffi, risate.
Dopo un'ora, rotta su Capo S. Maria di Leuca, undici miglia
c/a posta sulla punta estrema dello sperone d'Italia, dove l'alta
scogliera di Punta Meliso si protende nel mare, dando origine
a stupende grotte. Dal promontorio si può vedere l'incontro
tra lo Ionio e l'Adriatico. Doppiato Capo S. Maria di Leuca,
dopo aver fatto rifornimento in uno splendido ed accogliente
porto e goduto un bel panorama, si fa rotta su Castro Marina
Nord-Ovest poche miglia se consideriamo la pausa per il pranzo
fatta naturalmente con prodotti tipici della zona, come: mozzarelle,
formaggi locali, affettati, pizzi, pitte, rustici, frutta fresca
e naturalmente vino, vino a volontà; acquistati prima
della partenza dal mitico salumiere e fruttivendolo "Luigi".
Obbligatoria la pennica.
Al risveglio visita alle grotte di cui la costa è ricca,
ad iniziare da quella della Zinzulusa, grotta Romanelli una
delle più importanti stazioni preistoriche, la Palombara,
e la Rotundella; visitate solo dall'esterno, perché impossibile
entrare con i gommoni. Da
Castro altre quattordici miglia ci separano da Otranto. Ci lasciamo
alla nostra sinistra Santa Cesarea Terme, situata in una posizione
incantevole del Canale d'Otranto, la località è
una stazione termale. Qualche decimo di miglio più avanti,
troviamo sempre sulla nostra sinistra, PortoBadisco, una stupenda
insenatura, non molto grande ma assai famosa per lo sbarco del
mitologico eroe greco Enea. Eccoci finalmente a Otranto, la
città più orientale d'Italia. Già città
greca è, successivamente presidio romano per l'efficienza
portuale, nel medioevo fu uno dei centri di particolare importanza
del dominio bizantino, tanto da essere appellata la "Bisanzio
del Salento". Un accogliente porto ci offre l'opportunità
di scendere a terra per gustare chi un caffè, chi un
gelato, chi le splendide mura del castello (visitato in seguito
via terra) lambito per un lato dal mare Adriatico spesso agitato
dalla tramontana (nel porto, per motivi non molto chiari, non
c'è la possibilità di fare benzina nonostante
la presenza di un grande e nuovo distributore).
Purtroppo è tempo di fare rotta verso casa, a manetta,
come si usa dire in gergo; occorrono circa due ore per percorrere
le cinquantasei miglia che ci separano da Porto Gaio.
Questa bella vacanza, ci ha offerto oltre alle belle crociere
in gommone, anche l'opportunità di fare delle escursioni
via terra, visitando la stupenda città di Lecce, nota
per le sue numerose chiese, gli antichi palazzi, i monumenti
tutti in stile Barocco, come l'imponente chiesa di Santa Croce,
il Duomo e l'anfiteatro romano, le viuzze con localini particolari,
i negozi che espongono oggetti caratteristici in terracotta,
cartapesta, pietra leccese e carparo di cui la città
di Lecce ma anche un po' tutto il Salento ne è il fiore
all'occhiello; senza parlare poi della sua lunga storia di colonizzazione.
Molto caratteristica è la stessa Gallipoli, la "città
bella" come significa in greco, anch'essa con le sue numerose
chiese, una città vecchia sviluppatasi su di un'isola
e unita alla città nuova attraverso un ponte in muratura
costruito in seguito. La Bella Otranto, chiusa nelle mura del
castello con viuzze, balconi fioriti, e tanti negozietti d'artigianato
locale dove poter acquistare graziosi souvenir. Numerosi anche
qui i ristorantini caratteristici.
Da non dimenticare poi gli altri paesi, compresi quelli dell'entroterra,
tanti per poterli elencare tutti se si considera che la provincia
ne ha circa novantasei; quello che si può sicuramente
dire che sono graziosi, ricchi di storia e molto frequentati,
specialmente durante il periodo estivo per le numerose sagre
e le sfarzose feste patronali.