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di Fabio Pescatori

Le emissioni sono tutto ciò che è contenuto dai gas di scarico di un motore a combustione interna in funzione. Esse sono formate dai residui di combustione completa o incompleta. Per comprendere le emissioni gassose, vale la pena ricordare che l'aria e la benzina sono composte da alcuni elementi. L'aria contiene ossigeno (O2), azoto (N2) ed altri elementi. La benzina contiene principalmente idrogeno (H) e carbonio (C). Questi 4 elementi si combinano chimicamente tra di loro durante la combustione. Se la combustione è completa i residui di tale miscela sono acqua (H2O), anidride carbonica (CO2) e Azoto (N2) che sono sostanze non dannose per l'ambiente. Purtroppo la combustione non è sempre completa, quindi si possono generare dei gas dannosi sia durante sia dopo la combustione stessa.

Il governo degli Stati Uniti attraverso l'EPA (ENVIRONMENTAL PROTECTION AGENCY) ha stabilito i limiti delle emissioni gassose provenienti da motopropulsori di nuova produzione. I livelli massimi di emissioni diventeranno sempre più bassi anno dopo anno.

I limiti riguardano soprattutto 3 tipi di gas emessi:
Idrocarburi incombusti (HC);
Monossido di carbonio (CO);
Ossidi di azoto (Nox).
Per ciò che concerne i motori marini le nuova regolamentazione impone una riduzione pari al 75% delle emissioni in un periodo di 9 anni; tuttavia, tale riduzione non è immediata, ma consente modifiche del 8,33% nelle emissioni societarie (CAE) per ciascuno dei nove anni.
Per emissioni medie societarie si intendono i Kg massimi di inquinanti emessi dalla globalità dei motori prodotti per anno.
Da questa nuova normativa si evince come case costruttrici di motori marini abbiano notevole interesse nel ridurre al massimo le masse degli inquinanti prodotte dai lotti di produzione anno dopo anno.

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Gli Idrocarburi (HC)
La benzina è composta da idrocarburi. I due elementi idrogeno e carbonio sono bruciati durante la combustione in combinazione con l'ossigeno. Purtroppo non vengono totalmente consumati ed escono dalla camera di combustione sotto forma di gas (HC).

Il Monossido di Carbonio (CO)
Il carbonio è uno degli elementi che si combina con l'ossigeno durante la combustione. Se il carbonio si combina con sufficiente ossigeno si trasforma in anidride carbonica (CO2). L'anidride carbonica non è considerato inquinante. Se l'ossigeno è insufficiente la reazione produce monossido di carbonio (CO) pericoloso per l'ambiente e letale per l'uomo.

Ossidi di Azoto (NOx)
Gli ossidi di azoto sono un prodotto leggermente differente della combustione.
Come abbiamo visto l'azoto è un componente dell'aria e quando la temperatura in camera di scoppio è troppo elevata, questo si combina con l'ossigeno e forma gli ossidi di azoto (NOx).
Gli ossidi di azoto da soli non sono nocivi, ma quando sono esposti ai raggi del sole si combinano con gli idrocarburi incombusti e formano lo smog. Lo smog è un serio problema in tutte le città del mondo.

CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Ci sono due principali sistemi per ridurre le emissioni gassose provenienti da un motore a due tempi marino. Il primo è quello di controllare il rapporto aria/benzina che entra nella camera di combustione. Il secondo è quello di controllare quando far entrare la miscela aria/benzina in camera di combustione. Il momento in cui viene iniettata la miscela di aria/benzina è molto importante al fine di ridurre le quantità di gas incombusti.

RAPPORTO STECHIOMETRICO ARIA/BENZINA (14,7:1)
Nella ricerca del controllo degli inquinanti, si è scoperto che si possono ridurre di molto le emissioni facendo funzionare un motopropulsore con un rapporto di aria/benzina pari a 14,7:1, il corretto termine tecnico di questo punto di lavoro è chiamato "stechiometrico". Un rapporto di aria/benzina pari al 14,7:1 provvede a mantenere un buon equilibrio tra i 3 inquinanti a tutte le condizioni di lavoro del motore. Gli idrocarburi incombusti ed il monossido di carbonio contenuti nello scarico sono fortemente influenzati dal rapporto aria/benzina. Un rapporto aria/benzina magro, al di sotto del 14,7:1 produce bassi valori di CO e HC, viceversa un rapporto aria/benzina grasso quindi superiore a 14,7:1 innalza molto rapidamente i livelli di emissioni di CO e HC. Dopo questa osservazione sembrerebbe molto semplice tenere una combustione magra per ridurre le emissioni.
Purtroppo bisogna anche considerare le emissioni di NOx. Smagrendo il rapporto aria/benzina la temperatura in camera di combustione si innalza aumentando rapidamente le emissioni di NOx. Ritornando in regime di combustione ricca si riduce la temperatura della camera di scoppio e si riducono le emissioni di NOx, ma si aumentano come abbiamo visto le emissioni di HC e CO, incrementando considerevolmente anche i consumi.
Importante dunque far lavorare il motore ad un rapporto aria/benzina il più vicino possibile a 14,7:1.
Il miglior modo per controllare la quantità di aria e benzina è quello di affidare un così arduo compito ad un microprocessore, che lavorando alla velocità della luce, riesce in tempo reale a dosare l'esatta quantità di benzina da iniettare in camera di scoppio.
Per questa ragione, in futuro vedremo circolare sempre più motori dotati di iniezione elettronica, e di pari passo vedremo scomparire il vecchio e glorioso carburatore.

Fabio Pescatori

 

 

 

 

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