Potremmo
idealmente dividere la Croazia in tre grandi zone, cosi' simili
ma profondamente diverse:
- L'Istria fino alla vecchia Fiume, oggi Rijeka con le sue preziose
isole Brioni, Rab, Krk, Cres;
- La Dalmazia settentrionale coi suoi paesaggi "lunari"
e le sue costellazioni di atolli;
- La Dalmazia centrale e le sue grandi isole Brac, Hvar e Vis,
e l'ultimo lembo dalmata fino a Dubrovnik ovvero Korcula e d'intorni.
La
Croazia ha vissuto anni difficili durante le ultime guerre,
ed alcuni segni sono ad oggi ancora visibili, ma l'impegno e
l'orgoglio di questo popolo palpita in ogni pietra. Dall'anno
scorso e' aperto un nuovo tratto di autostrada da Rijeka fino
a Sibenik, scavato tra impervie montagne che sara' prolungato
fino a Split.
L'Istria
e' stata per noi una piccola parentesi ed abbiamo esplorato
solo la parte che da Trieste arriva fino a Pula, erano gli anni
della guerra ma nonostante questo ricordiamo le secche ricche
di pesci, e gli isolotti sassosi quasi raggiungibili a nuoto.
Caratteristiche le citta di Porec, Rovinj con la sua isola Rossa
e Pula con il teatro romano. L'isola dei Brioni residenza estiva
di Tito, oggi e' un museo e parco nazionale non e' consentito
l'attracco nelle sue splendide baie e si visita con gite organizzate
da enti locali. Il vento di tramontana in queste zone solleva
delle discrete onde, per fortuna in estate e' abbastanza raro.
Buona parte degli ormeggi che avevamo sfruttato erano boe gestite
all'interno di campeggi o nelle baie su cui si affacciano gli
alberghi. I porti attrezzati per il rifornimento erano a Porec,
Rovinj (impossibile con mare mosso), Vsar e Pula (sul fondo
di un interminabile porto mercantile).
Stanchi
di navigare in solitaria, abbiamo deciso di aggregarci al Club
del Gommone ed il buon Gianni, che non finiva mai di raccontarci
delle stupende Kronati ci ha convinto a seguirlo a Biograd.
40Km a sud di Zadar (fantastica citta fortificata), Biograd
e' logisticamente perfetto per avere stanze vista mare che si
affacciano direttamente sui pontili custoditi dove e' possibile
ormeggiare i fedeli gommoni.
Dato l'esiguo spazio di manovra nel piazzale degli alberghi
è vivamente consigliato lasciare il traino nella vicina
marina dove sara' poi possibilie alare i gommoni con gru o sfruttare
lo scivolo entrambi a pagamento ma convenzionati con gli alberghi
Al termine della vacanza una mancia al gruista assicura volendo
una buona pulizia della carena.
C'e' anche la possibilita' di fare rifornimento in banchina,
abbastanza trafficata pero' durante il giorno alla sera e' piu'
tranquilla ma il mare mosso puo' dare qualche difficolta'.
Per
chi ama la tranquillità di un piccolo paesino di pescatori
puo spostarsi sempre qualche km piu' a sud e raggiungere Pakostane.
C'e la possibilita di trovare un piccolo porto con molo galleggiante
a pagamento oppure con un po di fortuna un ormeggio nel molo
in cemento del paese, ci sono alcuni posti liberi mettete una
boa e il gioco è fatto.
Il piccolo ma attrezzato paesino vi offre la possibilita di
case sul mare, un albergo con tutti i confort aria condizionata
e ristorante inclusi!
Da
dove cominciare a descrivere questa zona
c'e' ne per tutti
i gusti: dalle gite a corto raggio a caccia dell'insenatura
migliore, alle crociere medio lunghe sulle rotte dei sottomarini
della seconda guerra mondiale, per non parlare degli incontri
coi delfini nel parco delle Kornati, o delle spiagge piu' o
meno trafficate di Vrgada e Sacarun, o delle scroscianti cascate
del Kirka e Sibenik, per i piu' infaticabili si possono trovare
anche dei relitti
. A voi la scelta, ma sicuramente possiamo
garantire non ci sara' mai un giorno di noia, nemmeno con la
pioggia o il mare mosso.
A
sostenere queste lunghe e ricche giornate di navigazione troviamo
anche la sicurezza di un ottimo ristoro, pesce prelibato, i
tradizionali rasnici e cevapcici (spiedini e salsicce), formaggi
tipici e per i nostalgici quasi sempre disponibile un piatto
di pasta o una pizza discreta, vini e grappe a volonta'.
Ci spostiamo ora piu' a sud verso le citta' di Trogir e le grandi
isole di Brac e Hvar, dove i paesaggi diventano sempre piu'
verdeggianti ed il mare ci mostra tutti i riflessi del blu e
del turchese. Nella Dalmazia Centrale le navigazioni si fanno
piu' lunghe, ma i tesori da scoprire sempre piu' preziosi. Spiagge
mosse dalle maree (bol), scogliere, una Grotta Azzurra tutta
Croata che poco invidia a quella di Capri, tratti di mare che
si snodano in mezzo ad una natura quasi incontaminata, dove
a motore spento si sentono solo le onde ed il canto delle cicale
e paesi e citta' ricchi di storia Veneziana.
Con
la prua rivolta a Dubrovnik incontriamo Korcula, con la sua
citta' fortificata che si dice abbia dato i natali a Marco Polo.
Milet con suo lago interno, e Lastovo casa dell'aragosta.
Sono zone dove il maestrale la fa da padrone soprattutto nel
pomeriggio, basta pero' organizzarsi bene e muoversi negli orari
giusti per navigare senza problemi alla volta di un nuovo angolo
di paradiso.
Allora
..partiamo?
1°)
itinerario: Biograd, Vrgada, Murter, 15 Miglia
Con
la prua in direzione sud una gita di assoluto relax sino a Vrgada
(5 mn) dove c'e una spiaggia sabbiosa accessibile solo dal mare
Poi
se volete cercare una piccola ma incantevole baia potete spostarvi
due miglia piu' giu verso l'isola dei pescatori. Ottimo posto
anche per pulire le carene stando comodamente adagiati su un
fondale sabbioso, sull'isolotto qualche albero da po' di ombra
a chi proprio vuole mettere i piedi a terra.
Sull'
isola di Murter sono evidenziati
La marina di Betina, porto ben protetto dove fare rifornimento
e un passaggio ostico tra una secca ed uno scoglio affiorante,
massima attenzione
Le isolette vicino a Murter meritano l'esplorazione ma un occhio
all' ecoscandaglio vi troverete a navigare anche in un metro
d'acqua, in dislocamento nessun problema e divertimento garantito.
Sempre
sull'isola di Murter appena fuori dalla cartina c'e il paese
di Jezera ma per arrivarci dovrete passare sotto il ponte che
collega Murter alla terra ferma, si tratta di una ponticello
basso e transitabile solo a roll bar abbattuto.
2°)
Itinerario: Biograd, giro delle Kornati, 50 Miglia
Un
buon capitano prima della partenza si informa della direzione
del vento ed in base a questa scegliera' il percorso da nord
a sud o viceversa per garantire sempre una navigazione tranquilla
e confortevole. Il canale di Zut offre quasi sempre un ottimo
riparo.
Nel parco nazionale delle Kornati non c'e benzina ma ci sono
alcune marine di approdo.
Entrando nel parco da sud, dietro la marina di Zakan c'e un
accogliente ristorante con piccolo molo sempre apprezzato dagli
amici del club chissa perche?
Percorrete senza fretta il canale delle Kornati evitando gli
approdi dei barconi. Se volete buttare l'ancora aspettatevi
una visita dei guardiani del parco e siate pronti a pagare il
PARCHEGGIO! Il ticket vale due giorni consecutivi.
Al
termine del canale delle Kornati (nord) chi si trova in difficoltà
col carburante puo' rifornirsi a SALI 5 miglia piu in su sull'
isola di Dugi.