Tecnica
GPS (DBG)
Flap
Emissioni dei motori
VHF
Il cane a bordo
Il medico a bordo
Organizzazione crociere
Eliche
Le batterie
Installazione
motori
Dotazioni
di Sicurezza
Carene
dei gommoni
Il
Club
Chi
Siamo
Presidentepensiero
Consiglio Direttivo
Supersocio
Dove
siamo
Iscrizioni
Statuto
Regolamento
Notiziando
Notiziando news
Blob
Crediti
Link Utili
L'Usato
Attività
Programma
Nautico
Gare - I nostri Campioni
Assistenza Manifestazioni
Concorso Fotografico
Salone Nautico di
Genova
Rafting
Convenzioni
Riva
Venezia2002
Riva Portofino2003
Riva
Portorose2004
Riva
Venezia 2006
La
nostra storia
Pavia
Venezia
Raid Storici
I Presidenti
Le nostre brochure
Raid dei Balcani
Periplo della Corsica
Peloponneso
Yugoslavia
Raid del Marocco
Milos
Otranto Kushadasi
Raid Mare 7
Mare nostrum
Pur che galleggi
Promo
Prima riunione
dei club
Stranaviglio
1983
Le
rotte della storia
La
battaglia di Lepanto
Il Canale di Corinto
L'Arsenale di Venezia
Itinerari
Eolie
Grecia - Le isole degli
dei
Croazia
Isole del Quarnaro
Costa Brava
Crociera Partenopea
Grecia - Peloponneso
Grecia - Santorini
S.Vincenzo - Sapri
Costa Azzurra
Il Reno
Pavia Venezia
Argentario
Elba
Gallipoli
Lago di Lucerna
La Chiusa a piano
inclinato
Egeo
Egeo uno
Splendida Ponza
Sardegna Costa Smeralda
Costa del Cilento
|
|
di
Fabio Pescatori
Dal
momento in cui abbiamo acquistato il primo canotto con motore fuoribordo
subito abbiamo sognato di intraprendere grandi viaggi sfidando il
mare, così come fecero i nostri predecessori ai tempi delle
grandi scoperte oltre oceano.
Man mano che la passione per la navigazione cresceva ed il nostro
amore verso il mare si insediava sempre di più in noi (ed
anche il buon senso scacciava le malattie infantili), i desideri
di compiere delle grandi traversate lasciavano il posto a navigazioni
più adatte al mezzo in nostro possesso, è così
che, durante il periplo delle solite isole adiacenti le nostre coste,
abbiamo abbandonato i sogni che ci pareggiavano ai grandi navigatori.
Fortunatamente la tecnologia applicata alla nautica da diporto è
in continuo fermento, e le innovazioni tecnologiche non tardano
a stupire noi diportisti sognatori, ci stupiscono a tal punto che
il desiderio delle grandi traversate, ormai archiviato, ci ritorna
in mente con tanta insistenza che decidiamo di soddisfare ciò
che tanto ci ha coinvolti nel passato.
La navigazione oltre i perimetri visivi dalle coste della nostra
bella Italia, effettuata con gommoni dotati delle normali dotazioni
di sicurezza, è tecnicamente possibile, a patto che vengano
rispettate alcune semplici norme relative alla preparazione e programmazione
di così tanto sognate crociere.
Riassumerò di seguito alcuni particolari di natura prettamente
tecnica su cui il diportista deve assolutamente focalizzare i preparativi
prima di intraprendere delle grandi traversate.
I principali argomenti sono:
- Strumenti
per la navigazione (carte nautiche, bussola, gps)
- Ricambi
e accessori di bordo
Strumenti
per la navigazione
Volutamente tralasciate le dotazioni di sicurezza, a cui un buon
comandante non deve mai dimenticare di porre la massima cura, tutto
ciò che riguarda il posizionamento in mare è, a mio
parere, la preoccupazione che bisogna avere ancor prima di iniziare
qualunque viaggio al di fuori dei limiti visivi delle nostre coste.
Verificate di possedere il maggior numero di carte nautiche relative
alle zone che intendete navigare, controllate che esse siano aggiornate
e che siano scalate in maniera idonea alla navigazione che effettuerete.
A nulla serve una cartina ad alta risoluzione per effettuare una
traversata, mentre all'arrivo sotto costa un ampio dettaglio di
particolari è senza dubbio di aiuto alla ricerca di facili
approdi e di "baiette" per trascorrere intere giornate
di relax.
Un suggerimento che do a tutti i lettori è quello di tenere
sempre a bordo delle cartine stradali delle zone in cui intendiamo
effettuare la navigazione sotto costa, esse ci permetteranno di
individuare più facilmente città o paesi dove potremo
fare provviste o passare la notte comodamente ormeggiati in una
marina o in un caratteristico porticciolo di pescatori. Alcuni di
voi potranno inorridire nel leggere tale suggerimento, in quanto
portolani e pagine azzurre sono gli strumenti dei diportisti più
adatti a svolgere tale compito, ma avendoli personalmente utilizzati
durante le mie innumerevoli traversate , e avendo costatato quanto
siano costosi e di delicata consultazione, ritengo che le più
pratiche cartine stradali siano una valida ed onorevole alternativa;
economiche e di facile lettura ci daranno innumerevoli informazioni
relative alle dimensioni dei paesi prospicienti le coste che avvisteremo.
Andiamo ora finalmente a programmare la nostra rotta prima della
sognata partenza dal porto da noi scelto durante i mesi trascorsi
a sognare grandi navigazioni.
Un comune errore dei neofiti è quello di tralasciare questa
fase in quanto i moderni GPS sono in grado di elaborare e calcolare
i più svariati tracciati di navigazione entro una manciata
di secondi, e ci portano a credere che il compasso e le squadrette
siano ormai oggetti in via di estinzione. Purtroppo devo smentire
tutti coloro che la pensano così, in quanto la mia decennale
esperienza di navigatore mediante l'aiuto di strumentazione elettronica
(LORAN prima GPS poi), mi fa sempre più pensare che l'aiuto
dei satelliti deve solamente essere inteso come una immediata risposta
alle domande atroci che il comandante si sente rivolgere dall'equipaggio
durante la navigazione, quanto manca all'arrivo?, siamo in rotta?,
abbiamo già superato la metà strada?, ecc
In conclusione prima di partire verso nuovi orizzonti calcoliamo
bene la rotta da percorrere come si faceva prima dell'avvento di
questi mostri elettronici, e mediante l'ausilio di quest'ultimi
verifichiamo di tanto in tanto se siamo all'interno di una ragionevole
traiettoria, e ricordiamoci di non perdere mai di vista la vecchia
ed insostituibile bussola, poiché essa non ha bisogno di
energia elettrica per funzionare!!!!!
Ricambi
e accessori di bordo
Terminato di organizzare la parte cartografica della nostra crociera
pensiamo ora ad eventuali attrezzature di rispetto che reputo indispensabili
per la buona riuscita della navigazione,
Premesso che, sia il gommone sia il motopropulsore devono essere
già ben mantenuti durante il periodo invernale e che al momento
della sognata partenza devono già essere stati collaudati
per qualche decina di ore di funzionamento in condizioni simili
a quelle che incontreremo durante le nostre vacanze, vediamo ora
cosa è assolutamente indispensabile avere a bordo per fare
fronte a piccoli inconvenienti che potremmo incontrare.
Assolutamente indispensabile è l'elica di scorta, possibilmente
di almeno due passi più corta di quella in uso. (va da sé
che renelle, distanziali, dadi e tutto ciò che è necessario
alla sua sostituzione la devono accompagnare solidalmente)
Tale considerazione tiene conto che:
- l'aria
umida estiva riduce di almeno il 10% le prestazioni del vostro
motore
- durante
le vacanze vi porterete appresso un carico superiore alla norma
- dopo
un lungo periodo di permanenza in mare si formerà la inevitabile
vegetazione sotto la carena (denti di cane).
Tutti
questi sono fattori che richiederanno un ulteriore lavoro al propulsore,
quindi un elica più corta agevolerà la navigazione
e sicuramente ridurrà i consumi e le temperature di esercizio
del nostro motore.
Altro componente da tenere sempre a bordo è sicuramente la
girante della pompa dell'acqua del circuito di raffreddamento, in
quanto è abbastanza facile dei corpi estranei (sacchetto
di PET, alghe, o altro) ostruiscano le prese a mare ed in queste
condizioni vi garantisco che la ben amata girante ha una vita media
di non più di 3 o 5 minuti a secondo della velocità
alla quale siamo entrati in contatto con l'oggetto .
A nulla serve il fastidioso suono del "cicalino" quando
incappiamo in questi imprevisti, poiché quando l'acqua non
arriva nella parte alta del propulsore significa che nella parte
bassa stiamo già andando arrosto.
In caso vi trovaste in queste condizioni è buona norma non
spegnere mai il motore ma di tenerlo al regime minimo di rotazione,
e dopo aver eliminato l'ostruzione attendere che il ritorno dell'acqua
nel circuito di raffreddamento abbassi la temperatura interna con
conseguente tacitazione di ogni eventuale allarme acustico ed ottico
. Ritornati alle normali condizioni trovate qualche esperto in grado
di darvi una mano per l'inevitabile sostituzione della girante.
Continuando l'elenco degli accessori e dei ricambi potrei elencare
il coltello, la cima di ormeggio, il binocolo, la torcia elettrica,
il mezzo marinaio, ma li tralascio tutti volutamente per spendere
le ultime righe elogiando le doti di un accessorio ormai dimenticato
ma anch'esso importantissimo.
Alcuni di Voi avranno già intuito che sto per parlando dell'ancora
galleggiante, indispensabile complemento utile per la navigazione
sia di altura sia sotto costa. L'impiego di questa strana ancora
lo si effettua quando in caso di motore in avaria siamo costretti
a mantenere il punto in presenza di fondali scoscesi e profondi
e perché no con forte vento. Calata a mare con al seguito
alcune decine di metri di cima galleggiante (20 o 30 metri) questo
tipo di ancora aiuta considerevolmente a mantenere la posizione,
lontano dagli scogli per esempio
, in attesa che qualche amico
ci venga a togliere dai pasticci.
I restanti accessori e preparativi saranno elencati e discussi nei
prossimi articoli, in attesa meditate se tali suggerimenti sono
stati utili a illustrarvi le problematiche che nel rispetto del
mare dobbiamo affrontare prima di lasciare le tanto amate e sicure
coste.
A
LA PROCHAINE...
|
Il
decalogo del camping nautico visto da Giovanni Bracco
Il campeggio nautico è, in assoluto, il modo più
completo ed appagante per vivere il mare a bordo di un'imbarcazione.
Di seguito riportiamo qualche prezioso consiglio di Giovanni
Bracco, il noto navigatore solitario autore di numerosi raid
non solo nel Mediterraneo, ma anche in Africa e nell'Atlantico.
Ecco alcuni dei suoi consigli per evitare alcune delle più
subdole insidie che possono mettere a repentaglio la tanto agognata
vacanza in gommone.
1) Cambusa: a patto che non abbiate in programma una
traversata atlantica o che vogliate doppiare Capo Horn, il consiglio
è di non eccedere con lo scatolame, basterà una
piccola riserva che potrà essere integrata durante le
soste. Cibi freschi e qualche sosta in trattoria serviranno
egregiamente a tenere alto il morale della truppa e ad evitare
che il mugugno possa trasformarsi in un pericolosissimo ammutinamento.
2) L'avere a bordo un wc chimico portatile si trasformerà
in una vera benedizione del cielo soprattutto durante le soste
in quei porti che non dispongono di toelette o che, quando ci
sono, restano inspiegabilmente chiuse nelle ore notturne e,
spesso e volentieri, anche in quelle diurne.
3) La voglia d'avventura che spinge il comandante/armatore
varca spesso la soglia di tolleranza presente nella/e componente
femminile dell'equipaggio (se presente); per evitare di scatenare
incresciosi stati d'animo alla propria compagna, sarà
opportuno prevedere delle percorrenze giornaliere non proibitive,
tenendo sempre ben presente che la vacanza deve essere tale
per tutto l'equipaggio.
4) Con la più fervida speranza che la vostra tenda
notte non abbia problemi di tenuta alla pioggia e non soffra
troppo l'umidità notturna, sarà utilissimo disporre
di una fodera di tessuto morbido (telo di spugna, ciniglia eccetera)
da applicare sopra alla cuscineria/letto. L'operazione andrà
eseguita ben prima del tramonto ed in contemporanea al montaggio
della tenda notte, il tutto per evitare di trascorrere una nottata
all'insegna dell'umidità.
5) In caso di ancoraggio in qualche bella baia più
o meno deserta, controllare con scrupolosità la tenuta
dell'ancoraggio e, nel caso si reputi necessario, dare la classica
cima a terra; inoltre, è d'obbligo accertarsi che il
luogo prescelto offra una buona protezione dai venti che, con
maggiore frequenza imperversano su quella zona.
6) In caso di ormeggio in porto si devono mettere fuori
i parabordi! Questa precauzione obbligatoria serve, sia a preservare
i vostri tubolari dal contatto accidentale con scalmi, candelieri
e quant'altro possa sfregare contro di essi, sia a garantire
i vostri vicini d'ormeggio contro sgradevoli ed inestetiche
strisciature gommate sulla vetroresina della loro barca.
7) Una delle carenze più gravi durante la permanenza
a bordo può arrivare dalla mancanza d'acqua a bordo;
per il normale uso alimentare basteranno un paio di confezioni
di acqua minerale mentre per le necessità corporali,
abluzioni, doccia e quant'altro, è necessario disporre
di una buona riserva, almeno una sessantina di litri, che andrà
reintegrata ogni qualvolta se ne presenta l'opportunità.
8) Anche questo punto è dedicato all'acqua, d'altronde
il nostro corpo è formato in gran parte da questo prezioso
liquido: per conservare integra quella contenuta nei comuni
serbatoi d'acciaio o di polietilene, il farsi una doccia con
acqua olezzante è senz'altro poco piacevole, basterà
immettervi dell'Amuchina; la giusta quantità da usare
è specificata nella confezione.
9) Dotazione attrezzi: consci del principio su cui si
basa la mitica legge di Murphy "Se qualcosa può
andare male, lo farà" e coscienti che la possibilità
di avere un guasto è inversamente proporzionale alla
capacità di ripararla, siamo certi che una corretta conoscenza
dei vari apparati di bordo, unita ad un minimo di manualità
e a buona dotazione di attrezzi, debbano necessariamente far
parte del bagaglio di un campeggiatore nautico.
10) Cime d'ormeggio e doppia ancora: il detto recita
"poca cima, poco marinaio", quindi, regolatevi di
conseguenza. Una seconda linea d'ancoraggio, magari composta
da un'ancora tipo Bruce da 2,5 kg, e munita di 6 metri di catena
da 10 mm e di un doppio grillo girevole, sarà un vero
toccasana ovunque non sia disponibile il classico corpo morto.
Per
gentile concessione della rivista "Il Gommone"
|
|
|