Portare
il cane in crociera, soprattutto se si tratta di una vacanza in
gommone, a molti può sembrare una follia. Ma, per gli incorreggibili
"fanatici" del cane, ancora più folle può
risultare l'idea di abbandonare il proprio "cucciolone"
in una squallida ed anonima pensione di periferia (... e poi come
si fa' a non vederlo per un intero mese!).
Così quando si prospetta l'idea di organizzare un lungo
raid off-shore o una semplice gita in gommone, il problema cane
non viene trascurato e anche un buon Fido viene arruolato tra
i membri dell'equipaggio.
Kissy, una labradorina di soli ... 40 kg, da quando è nata,
mi ha sempre seguito nelle scorribande gommonautiche estive ed
a soli 4 anni può già annoverare tra le sue esperienze
anche un giro del Peloponneso.
Il cane può convivere con il gommone, però deve
essere chiaro che ciò comporta per il padrone un discreto
numero di problemi aggiuntivi ed anche alcuni sacrifici. Ma tutti
i padroni sanno bene che ciò si verifica anche a terra!
Comunque, affinché questa esperienza possa felicemente
realizzarsi senza causare drammi o tardivi ripensamenti, devono
sussistere alcune condizioni essenziali:
1)
Il cane deve potersi adattare facilmente alla vita in gommone,
ovvero non deve essere spaventato e non deve soffrire il mal di
mare. Molti cani, infatti, non sopportano l'idea di salire su
una barca e vivono con terrore questa nuova esperienza. Prima
di imbarcarsi in una prova impegnativa è meglio quindi
testare le attitudini marine del nostro amico, almeno in una breve
escursione.
2)
Il gommone deve poter garantire un minimo di comfort anche al
cane. Deve cioè esistere a bordo uno spazio comodo dove
possa sdraiarsi e muoversi. Infatti in caso di mare mosso non
è pensabile che possa viaggiare in piedi, magari posizionato
a prua. Il cane in definitiva, soprattutto se di taglia grossa,
occupa a bordo più spazio di una persona perché
non possiede la capacità di tenersi alle maniglie e ai
tientibene.
3)
Il gommone deve essere opportunamente attrezzato per difenderlo
dal sole e dai colpi di calore. Deve esistere a bordo una ciotola
con acqua dolce ed un riparo per il sole (tendalino o ombrellone).
Ci si deve ricordare inoltre di bagnarli frequentemente le testa,
durante le lunghe permanenze sotto il sole, perché il suo
sistema di autoregolazione della temperatura corporea è
meno efficiente del nostro (il cane non suda) e lo espone ai gravi
rischi dei colpi di calore.
4)
Se il cane è di taglia grossa, bisogna prevedere un sistema
efficiente di risalita dall'acqua, perchè normalmente le
normali scalette non sono adeguate alle sue esigenze. La soluzione
del problema deve essere trovata creando una piccola piattaforma
che si immerge parzialmente in acqua sulla quale il nostro amico
possa appoggiare le zampe posteriori per poter salire a bordo
senza traumi e senza rovinare i preziosi tubolari. Ho sperimentato
due soluzioni molto funzionali e poco ingombranti che in definitiva
vengono poi utilizzate anche dagli altri membri dell'equipaggio,
ma penso che la fantasia dei cultori del fai da te possa produrne
ancora molte altre.
5)
Se si viaggia in compagnia di altri equipaggi bisogna preventivamente
accertarsi che possa sopportare di buon grado la presenza di un
cane nella comitiva. Così non devono restare traumatizzati
se il nostro "bagnino a quattro zampe" qualche volta
insiste nel volerli salvare o se vuole fare la guardia al gommone
abbaiando o ringhiando ad un'innocente vecchietta con cappello
che cammina sulla battigia. Inoltre tutti devono accettare che
non sempre è possibile frequentare luoghi affollati, come
ad esempio le spiagge italiane o i locali pubblici che non gradiscono
la presenza di animali.
Infine
va ricordato che in Italia i cani, anche se tenuti a guinzaglio,
non possono per legge restare sulle spiagge, mentre ciò
non accade in altri paesi (ad esempio in Francia). Pertanto, se
si prevede di organizzare una vacanza in compagnia del proprio
fedele amico, bisogna scegliere quelle località che possano
rendere quest'esperienza più agevole.