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di Claudio Ponte.

Portare il cane in crociera, soprattutto se si tratta di una vacanza in gommone, a molti può sembrare una follia. Ma, per gli incorreggibili "fanatici" del cane, ancora più folle può risultare l'idea di abbandonare il proprio "cucciolone" in una squallida ed anonima pensione di periferia (... e poi come si fa' a non vederlo per un intero mese!).
Così quando si prospetta l'idea di organizzare un lungo raid off-shore o una semplice gita in gommone, il problema cane non viene trascurato e anche un buon Fido viene arruolato tra i membri dell'equipaggio.
Kissy, una labradorina di soli ... 40 kg, da quando è nata, mi ha sempre seguito nelle scorribande gommonautiche estive ed a soli 4 anni può già annoverare tra le sue esperienze anche un giro del Peloponneso.
Il cane può convivere con il gommone, però deve essere chiaro che ciò comporta per il padrone un discreto numero di problemi aggiuntivi ed anche alcuni sacrifici. Ma tutti i padroni sanno bene che ciò si verifica anche a terra!
Comunque, affinché questa esperienza possa felicemente realizzarsi senza causare drammi o tardivi ripensamenti, devono sussistere alcune condizioni essenziali:

1) Il cane deve potersi adattare facilmente alla vita in gommone, ovvero non deve essere spaventato e non deve soffrire il mal di mare. Molti cani, infatti, non sopportano l'idea di salire su una barca e vivono con terrore questa nuova esperienza. Prima di imbarcarsi in una prova impegnativa è meglio quindi testare le attitudini marine del nostro amico, almeno in una breve escursione.

2) Il gommone deve poter garantire un minimo di comfort anche al cane. Deve cioè esistere a bordo uno spazio comodo dove possa sdraiarsi e muoversi. Infatti in caso di mare mosso non è pensabile che possa viaggiare in piedi, magari posizionato a prua. Il cane in definitiva, soprattutto se di taglia grossa, occupa a bordo più spazio di una persona perché non possiede la capacità di tenersi alle maniglie e ai tientibene.

3) Il gommone deve essere opportunamente attrezzato per difenderlo dal sole e dai colpi di calore. Deve esistere a bordo una ciotola con acqua dolce ed un riparo per il sole (tendalino o ombrellone). Ci si deve ricordare inoltre di bagnarli frequentemente le testa, durante le lunghe permanenze sotto il sole, perché il suo sistema di autoregolazione della temperatura corporea è meno efficiente del nostro (il cane non suda) e lo espone ai gravi rischi dei colpi di calore.

4) Se il cane è di taglia grossa, bisogna prevedere un sistema efficiente di risalita dall'acqua, perchè normalmente le normali scalette non sono adeguate alle sue esigenze. La soluzione del problema deve essere trovata creando una piccola piattaforma che si immerge parzialmente in acqua sulla quale il nostro amico possa appoggiare le zampe posteriori per poter salire a bordo senza traumi e senza rovinare i preziosi tubolari. Ho sperimentato due soluzioni molto funzionali e poco ingombranti che in definitiva vengono poi utilizzate anche dagli altri membri dell'equipaggio, ma penso che la fantasia dei cultori del fai da te possa produrne ancora molte altre.

5) Se si viaggia in compagnia di altri equipaggi bisogna preventivamente accertarsi che possa sopportare di buon grado la presenza di un cane nella comitiva. Così non devono restare traumatizzati se il nostro "bagnino a quattro zampe" qualche volta insiste nel volerli salvare o se vuole fare la guardia al gommone abbaiando o ringhiando ad un'innocente vecchietta con cappello che cammina sulla battigia. Inoltre tutti devono accettare che non sempre è possibile frequentare luoghi affollati, come ad esempio le spiagge italiane o i locali pubblici che non gradiscono la presenza di animali.

Infine va ricordato che in Italia i cani, anche se tenuti a guinzaglio, non possono per legge restare sulle spiagge, mentre ciò non accade in altri paesi (ad esempio in Francia). Pertanto, se si prevede di organizzare una vacanza in compagnia del proprio fedele amico, bisogna scegliere quelle località che possano rendere quest'esperienza più agevole.

 

 

 

 

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