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di
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9 agosto
- Di pomeriggio lasciamo Porto Heli per Poros passando fra la costa
del Peloponneso e l'isolotto di Dhokos, qui Virginio vuole verificare
la frastagliata baia di Skindos suggerita da Alfredo Giacon nel suo
libro "Magico Egeo" (da leggere), ne constatiamo la bellezza
e il riparo sicuro per un eventuale ormeggio in rada.
Arriviamo a Poros in tempo per rifornimento di benzina, acqua (si paga
il noleggio del tubo "obbligatorio") e shopping a volontà.
In porto non c'è posto per fermarci la sera, del resto lo sapevamo
già. Il vento che arriva da Sud rende anche tutte le baiette
sulla costa Nord, all'interno del golfo, non adatte a passarci una notte
tranquilla. Stefano C ne trova una bellissima, vicina al faro, in mezzo
al passaggio che da Poros porta all'esterno verso Methana. Una serata
indimenticabile! Stefano J, Brunella, Enrico e Chiara fanno una mega
spaghettata che viene divorata dai 18 temerari, con la scusa di dover
"ripristinare i carboidrati". I CD di Marco ci accompagneranno
per il resto della serata sotto un cielo che dire stellato è
poca cosa.
E' nostra usanza battezzare baie o posti particolari con i nomi degli
amici che le hanno "scoperte", questa la chiameremo "baia
Stephanos". Miglia percorse: 35 circa.
10 agosto
- Due ore per una breve visita e un'abbondante colazione a Poros
città, poi ci dirigiamo verso Capo Sounion passando per Aegina.
Un leggero mare da Sud ci accompagna durante la traversata e il tempo
sembra leggermente rannuvolarsi. Sotto il Tempio di Poseidone cadono
anche due goccie di pioggia: una su un gommone e una su un altro. Niente,
non piove.
Al Marina Olimpic di Lavrion per sette gommoni non c'è posto
(sic.) e dopo aver fatto benzina dobbiamo andarcene. Ripieghiamo per
il porto di Lavrion città e lì troviamo un'ottima sistemazione
presso le banchine di un'agenzia di noleggio barche. Alle 18 partenza
in pullman dalla piazza centrale per rendere omaggio al Tempio di Poseidone
a Capo Sounion e goderci il tramonto; stasera ci regala delle bellissime
immagini con il sole che scende in mezzo alle nuvole fra il grigio/argento,
l'azzurro e il rosso fuoco. Il pullman, quando vuole, si decide a riportarci
a Lavrion, ci sarà un magnifico ghiros ad aspettarci. Miglia
percorse: 70 circa.
11 agosto - Nonostante non avessimo potuto godere delle comodità
del Marina, siamo comunque di ottimo umore, oggi rotta su Atene, due
giorni in città in mezzo alla storia e al ... caos. Costeggiando,
ci vediamo tutti i nuovi marina e approdiamo al Marina Faliro proprio
sotto lo stadio SEF con adiacente ristorante e discoteca. Acqua a volontà
in banchina.
Nel pomeriggio visita alla Plaka e salita all'Acropoli aspettando il
tramonto. Una volta arrivati in fondo alla strada che porta all'ingresso
del Partenone, con sorpresa ci troviamo anche una comoda scala che ci
porta in cima "ai sassi" per ammirare tramonto e l'immensità
di Atene. Miglia percorse: 40 circa.
12 agosto - Riusciamo a chiudere occhio dalle cinque alle otto
del mattino, le musiche sono state molto belle, il dj bravissimo, ma
quella era la sveglia che ci eravamo dati la sera prima, è così
è stato. Alle nove tutti pronti per affrontare la giornata campale
nel caldo di Atene. La metropolitana è a 500 metri e non ci dobbiamo
far mancare nulla, quindi andiamo in centro in metrò e scendiamo
a p.zza Vittoria, la più vicina al Museo Archeologico Nazionale.
Purtroppo un bar/pasticceria attira la nostra attenzione e dopo aver
gustato di tutto e di più ci fiondiamo al Museo. Vi passiamo
"solo" tre ore perchè siamo leggermente in ritardo
sulla tabella di marcia.
A P.zza Sintagma assistiamo al cambio della guardia davanti al Parlamento
e poi chi in taxi e chi a piedi (a 40 gradi è stata durissima)
saliamo alla stazione della teleferica per il Licabetto. Il monte che
domina l'Acropoli, tutto il Pireo e le isole nel golfo Saronico. In
cima al monte, il "carissimo" ristorante e la chiesetta che
non manca mai, la vista è mozzafiato.
E' arrivata l'ora di tornare al nostro marina, anche se viene voglia
di indugiare ancora un poco, ma se per caso il benzinaio arrivasse in
orario? l'appuntamento era alle 19. Non sembra vero ma finora hanno
sempre mantenuto la parola, quindi decidiamo di tornare. Appena in tempo,
noi arriviamo in taxi e il benzinaio con la sua autobotte.
Visto che dovremo stare svegli fino al mattino, tanto vale approfittare
del magnifico locale "in" con ristorante e discoteca e cena
sul terrazzo con vista su Atene by nigth.
13 agosto - A malincuore lasciamo Atene, che non dorme mai. Prendiamo
il largo con rotta per il Canale di Corinto passando fra le navi alla
fonda al Pireo e mentre costeggiamo Salamina sua maestà il Maestrale
si fa sentire, il meteo dà brutto tempo su tutto lo Ionio, ma
in attenuazione. Navighiamo le ultime ventina di miglia per arrivare
all'ingresso dell'istmo senza mai poter superare i 10/15 nodi. Combinazione
ci fanno passare subito il canale, neanche il tempo di godercelo con
calma, 86 Euro in un soffio. La tappa prevista per stasera è
Itea, attendiamo che cali il vento a Corinto città.
In poche ore calano vento e mare e noi molliamo gli ormeggi per arrivare
fino a Itea, la speranza è di vedere i soliti delfini che in
questo tratto di mare si incontrano sempre in notevole quantità.
Sarà perchè è pomeriggio, ma questa volta neanche
l'ombra.
Ormeggiamo nel porto di Itea senza problemi. Anche se le infrastrutture
a terra sono finite, i servizi e la torre con gli uffici della capitaneria
sono ancora chiusi, l'approvvigionamento dell'acqua è comunque
possibile dalla fontanella sul molo vicino all'edicola, mentre per la
benzina da quando ha chiuso il benzinaio vicino al porto è un
po' un problema.
Notiamo che la cittadina sul lungomare è in notevole cambiamento.
A Itea abbiamo 3 appuntamenti in ordine di tempo:
1° stasera cena a base di pesce da "Scala", 2° domani
visita all'Oracolo di Delfi e 3° pizza dall'amico Costa che ormai
dal bar è passato alla pizzeria. Miglia percorse: 80 circa.
14 agosto - Partenza in pullman per Delfi, una ventina di Km nell'entroterra
a circa 400 m. di altitudine. All'ingresso optiamo per il biglietto
cumulativo per il sito archeologico e il museo. Marina e Barbara, visto
che è la loro prima volta a Delfi, vengono elette dal gruppo
"guide del giorno". Con libro in mano ci illustreranno il
percorso, naturalmente tutto in salita, il caldo è torrido. Prendiamo
tempo all'ombra di un grande albero prima di affrontare l'ultimo tratto
in salita verso lo stadio. E' qui che i nostri "comandanti"
danno il meglio di se cimentandosi nella corsa, immaginandosi in trionfo
sul podio con squilli di trombe, come forse doveva essere qualche migliaio
di anni fa.
La visita al museo è abbastanza breve e nelle prime ore del pomeriggio
facciamo ritorno a Itea.
15 agosto - C'è ancora vento da Nord Ovest che appena
fuori dal riparo del golfo si fa sentire. Quindi per oggi tappa breve,
raggiungiamo l'isola di Trizonia e trascorriamo qui il ferragosto in
relax dove sappiamo esserci una bella e piccola spiaggia di ghiaia con
acqua pulita e il pregio di essere riparata dal vento ... si ma abbiamo
avuto in molti sull'isola la stessa idea, siamo tutti lì. Oggi
è anche il compleanno di Irene, sono 10 e quando si compiono
gli anni il 15 d'agosto in campeggio nautico si festeggia come si può,
andando tutti in corteo sul suo gommone e portando una magnifica e dolcissima
torta greca.
Ma si fa ancora di più, la sorella Sabrina a fine agosto ne farà
12, quindi saranno in due a spegnere le candeline.
Emilio, il nostro "meteorologo", interrogato il computer palmare,
ci conferma che il vento terrà ancora tutta la notte e siccome
la prossima tappa prevista sarebbe il rientro a Meganisi, per la tranquillità
di tutti, decidiamo di partire alle 6,30 con fermata a Messolongi per
rifornimento benzina e colazione e poi si vedrà. Miglia percorse:
22 circa.
16 agosto - Sveglia alle 5,30. Nel buio più completo smontiamo
velocemente le tende e per le 6,30 sfiliamo fuori dal porto mentre comincia
a ad albeggiare. A quest'ora c'è assoluta calma di vento, è
bellissimo, mentre navighiamo, spunta un sole rosso dal profilo delle
montagne che infuoca il mare e illumina il nuovo ponte dello stretto
di Rion che ci sta di fronte. Alle 9,00 come previsto, entriamo Messolongi.
Il benzinaio è già occupato a rifornire altre barche,
il nostro turno sarà per le 10,30.
Intanto l'atmosfera si scalda, è ormai mezzogiorno, il Maestrale
si alza e in prossimità di Oxia si sente il suo respiro venire
dalle isole a Nord. Non è molto forte però optiamo per
una rotta ridossata in mezzo alle brulle e disabitate Isole Dragonere.
Il nostro percorso sta arrivando al termine, trascorreremo la notte
in baia a Meganisi, non senza essere passati a salutare gli amici Efi,
Stefanos e Statis a Porto Vathi, prima di rientrare al Marina di Lefkada.
Miglia percorse: 95 circa.
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A
sinistra il percorso da Monemvasia a Atene. A destra in navigazione verso
Porto Hely.
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Rifornimento
a Porto Hely con la "cisternetta" del benzinaio. A destra, in
attesa ci si ripara dal sole ... come si può.
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Ormeggio
in baia ridossati dall'isolotto di Khintsa all'entrata Est di porto Hely.
A destra, l'equipaggio del Beluga: Stefano J. e Brunella.
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A
destra, in navigazione lungo la costa dell'isolotto di Dhokos.
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A
sinistra, verso Poros. Il passaggio fra Capo Skily e gli isolotti Kelvini.
A destra, Poros città.
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A
sinistra, Poros. Le barche-taxi per traghettare dall'isola alla terraferma.
A destra, baia Stefanos, con venti dichiarati da Sud è magnifica!
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A
sinistra, le Stefanine. A destra, comincia la festa!!
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Al
grido: "vediamo se affonda!", tutti sulla barca in allegria!
A destra, la barca galleggia ancora ... e ci si rilassa.
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A
sinistra, un viaggio come questo va documentato in tutti i modi. In totale
scatteremo (grazie al digitale) oltre 4000 fotografie!
A destra, siamo a Capo Sounion.
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Il
tramonto, fra i più belli del mondo! Al centro, foto di gruppo
davanti al Tempio di Poseidone.
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Dopo
il tramonto scende ... il buio! e se il pullmann non arriva? Negli anni
molto è cambiato ... eccetto i pullmann!
A destra, siamo ad Atene. La città vista dal mare è enorme!
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Non
è facile trovare ormeggio per sette battelli nei Marina ateniesi.
Così li passiamo tutti: Zea, Kalamaki, Microlimano, Glifada ecc...
(beh, se non altro ci siamo documentati ulteriormente ...).
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Troviamo
posto al Faliro Marina sotto lo stadio SEF ... e alla discoteca. A destra,
ormeggio in banchina all'ingese.
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Il
tramonto. Siamo sulla rupe di fronte al Partenone. Nella foto a sinistra
si vede il monte Licabetto. Nella foto a destra, il Partenone.
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A
sinistra, sono le due di notte e si inganna il tempo ... fotografando!
Mattino dopo, siamo in attesa del metrò a Neo Faliro per la visita
della città.
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Museo
Archeologico Nazionale
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Foto
di gruppo sui gradini del Museo. Al centro, il cambio della guardia davanti
al Palazzo del Parlamento Greco.
A destra, siamo sul Licabetto ... rigorosamente all'ombra!
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A
sinistra, veduta di parte di Atene e del golfo Saronico.
A destra, passeggiando per la città c'è modo di far acquisti.
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A
sinistra, siamo in attesa di passare il canale di Corinto. Si vede, in
giallo/nero, il ponte stradale che verrà abbassato per far transitare
le barche.
A destra, siamo nel canale velocità max sei nodi.
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Negli
anni i ponti sono aumentati, adesso sono quattro! A destra, Golfo di Itea
e isolotto con chiesetta.
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Ormeggio
nel porto di Itea.
Siamo all'inglese perchè da anni sono sparite le cime delle catenarie
e buttare l'ancora si rischia di non poterla più salpare, per fortuna
c'è spazio.
A destra, in pullmann verso Delfi.
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La
piana di Itea, famosa per gli ulivi. A destra , Delfi, quel che resta
del tempio di Apollo.
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Guida
per un giorno, durante la salita Marina e Piero illustrano i monumenti
e la storia del sito di Delfi.
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Arrivati
in alto, alla fine del percorso entriamo nello stadio dove si svolgevano
i giochi "Pitici" in onore di Pithia l'oracolo.
Potevamo mancare alla sfida!! Mai!!
A sinistra, i nostri atleti si concentrano prima del via ...poi lo scatto!!
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Vinca
il migliore!!!
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A
sinistra, vista di tutto lo stadio. Sono in molti, nonostante la calura
a cimentarsi nella corsa.
A destra, siamo in attesa del pullmann che ci porterà giù
a Itea.
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Itea
vista dal largo. A destra, in navigazione verso Trizomia.
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Trizomia,
ormeggio al ...lampione. Al centro, uno dei relitti che ingombrano il
porto. Il porto di Trizomia è occupato permanentemente da molte
barche in "parcheggio" (pare costi poco o niente), e alcune
... forse da troppo.
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Il
villaggio dell'isola, si vedono due delle tre taverne. A destra, tutti
in spiaggia, anzi in ... spiaggetta, è proprio Ferragosto!
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Compleanno
in gommone per Irene e Sabrina. A destra, collaudo ... RINA?
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A
sinistra, riparazione d'emergenza della staffa del GPS. A destra, tutti
a tavola per festeggiare il Ferragosto.
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Ore
6,30. Lasciamo Trizomia con le luci di via accese. A destra, il ponte
di Patrasso colorato dall'alba.
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A
sinistra, ingresso nella laguna di Mesolongi seguendo il canale segnalato
dalle "bricole".
A destra, rifornimento con autobotte nel porto di Mesolongi
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Una
piacevole sorpresa, nel porto alcune testuggini gironzolavano intorno
ai gommoni nella speranza di qualche boccone.
A destra, siamo a Meganissi, bagno alla baia degli Italiani (per le carte
nautiche del club).
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A
sinistra, Maganissi Porto Vathi. Taverna "Rosen Garden" dell'amico
Stefanos. Foto di gruppo con gli amici Efi, Statis, la piccola Sophia
e il fratellino.
A destra, tramonto sulla spiaggia di Lefkada. Lucia e Michele salutano!
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Fotografie di Emilio Galli, Barbara Gulesu, Stefano Coruzzi, Carla Conti,
Piero Angelucci, Brunella Gibellini.
Testi e ... fumetti di Virginio Gandini.
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Una considerazione...
Nel far notare che in alcuni porti, specie quelli "nuovi"
e comunque pubblici, abbiamo trovato quasi tutti i posti occupati dai
locali, si badi bene "dai locali" non dai pescatori, con qualsiasi
cosa galleggiasse anche con barchette autocostruite, nel senso di quattro
tavole di legno coperte di alghe, che non hanno mai navigato. E' purtroppo
è una cattiva abitudine in uso anche da noi e serve solo ad occupare
il posto! tutto l'anno! Or dunque, visto che questi porti sono stati
finanziati dalla Comunità Europea per incentivare il turismo
ed eventualmente la pesca professionale (lo si trova ben evidenziato
sui cartelloni esposti nell'ingresso con tanto di milioni di Euro stanziati),
troverei giusto che almeno nei mesi di Luglio/Agosto li lasciassero
liberi, tanto per il resto dell'anno chi gli li tocca? Ne guadagnerebbe
tutta la comunità. Quando trovo un ormeggio sicuro e non provvisorio,
scendo a terra, vado al ristorante e facciamo shopping, sennò
resto a bordo mangio quel che ho nella cambusa, magari portato dall'Italia!
Altro discorso per i Marina privati. Davanti ad Atene, anche pagando,
ormai è impossibile ormeggiare. E si che ci sono sette grandi
Marina fra vecchi, nuovi o in costruzione. In alcuni ci siamo sentiti
dire che erano riservati solo agli Yacht sopra i 15 metri. Il Marina
di Tzitzifies che ci aveva ospitato negli anni passati, è stato
demolito completamente per far posto a un Super Marina di cui sopra.
Ma qual'è il reddito pro capite in Grecia? Probabilmente da queste
parti nei Marina non vige l'obbligo dei posti per le barche in transito.
Ci siamo potuti ormeggiare nel Marina Faliro SEF, sotto al palazzetto
dello sport, SEF appunto, e sapete perchè? A ridosso dello stadio
hanno costruito una mega discoteca ristorante che in Agosto, a tutto
volume, fino alle cinque del mattino "allieta" gli equipaggi
che hanno la sventura di dormire a bordo (di parere opposto è
Carla, beata lei). Leggevo sul sito dell'amico Orsini ( riaprilo Gabriele,
siamo talmente in pochi) di altri gommonauti che hanno trovato posto
a Zea Marina grazie alla cortesia della Capitaneria, ma è mai
possibile?
Detto questo, vi assicuro che i mari della Grecia sono il massimo per
la navigazione in gommone. Lì abbiamo amici e conoscenti, alcuni
sono passati anche da noi a Milano, con altri ci siamo scambiati favori
e regali a Natale e non.
Tra l'altro in questi ultimi anni abbiamo notato che in Grecia hanno
perso la proverbiale "non puntualità", anzi in alcuni
casi ci hanno veramente spiazzato. Per chiudere: chi viene in Agosto?
Virginio Gandini
|
Per saperne di più:
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L'usato

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