Home Page Home Page Home Page

Il Club Le nostre attività La nostra Storia Itinerari Tecnioca e Sicurezza Gli amicio del Club Il nostro Forum L'usato Il club consiglia Un po' ti tecnica Itinerari e rotte conosciute

Il Club
Chi Siamo
Presidentepensiero
Consiglio Direttivo
Supersocio
Dove siamo
Iscrizioni
Statuto
Regolamento
Notiziando
Notiziando news
Blob
Crediti
Link Utili
L'Usato

Attività
Programma Nautico
Gare - I nostri Campioni
Assistenza Manifestazioni
Concorso Fotografico
Salone Nautico di Genova
Rafting
Convenzioni

Riva Venezia2002
Riva Portofino2003
Riva Portorose2004
Riva Venezia 2006

La nostra storia
Pavia Venezia
Raid Storici
I Presidenti
Le nostre brochure
Raid dei Balcani
Periplo della Corsica
Peloponneso
Yugoslavia
Raid del Marocco
Milos
Otranto Kushadasi
Raid Mare 7
Mare nostrum
Pur che galleggi
Promo
Prima riunione dei club
Stranaviglio 1983

Le rotte della storia
La battaglia di Lepanto
Il Canale di Corinto
L'Arsenale di Venezia

Itinerari
Eolie
Grecia - Le isole degli dei
Croazia
Isole del Quarnaro
Costa Brava
Crociera Partenopea
Grecia - Peloponneso
Grecia - Santorini
S.Vincenzo - Sapri
Costa Azzurra
Il Reno
Pavia Venezia
Argentario
Elba
Gallipoli
Lago di Lucerna
La Chiusa a piano inclinato
Egeo
Egeo uno
Splendida Ponza
Sardegna Costa Smeralda
Costa del Cilento

Tecnica
GPS (DBG)
Flap
Emissioni dei motori
VHF
Il cane a bordo
Il medico a bordo
Organizzazione crociere
Eliche
Le batterie
Installazione motori
Dotazioni di Sicurezza

 


 

L'inizio:

48° Salone Nautico Internazionale di Genova
Ottobre 2008

Non ci si voleva credere! Fra luglio e l'apertura del Salone di quell'anno, non si sa come non si sa da chi, ma si immagina il perchè .... nel tanto atteso nuovo codice della navigazione da diporto sono riusciti a introdurre la "Nuova Zattera Costiera", obbligatoria per chi naviga fra le 6 e le 12 miglia dalla costa, un accrocchio che poco poco ci costerà fra le seicento e il migliaio di euro solo per l'acquisto ai quali, dopo i primi tre anni, seguirà una "tassa" per la revisione valutata intorno ai 250 euro ogni biennio.

Figuriamoci per il sottoscritto e per gli amici del club che già mal sopportavamo l'atollo! Mai servito, mai visto aperto (se non in qualche serata giù in sede, tanto per provarlo), sempre in mezzo alle scatole quando dovevi stivare qualche bagaglio, mai saputo di amici naviganti in gommone che vi siano dovuti ricorrere, all'estero mai nessuno ce l'ha chiesto ... solo da noi si continuava imperterriti a richiederlo.

Bene! Vista "l'utilità" del mezzo si è pensato di "migliorarlo" (...forse così i diportisti cominceranno ad usarlo ) ideando e imponendo quella che in un primo tempo era stata chiamata "Zattera Ligth", poi rivelatesi un vero fardello (25 kg la quattro posti, 50 la dodici) l'hanno rinominata "Zattera Costiera", qualcuno si è anche sbizzarrito con dell'inglesismo definendola "Coastal"...

Arrivata all'improvviso, dicevamo, tanto da non sapere ancora quali caratteristiche dovesse avere ... insomma nella fretta non avevano fatto in tempo a predisporre il decreto attuativo!

E dal primo gennaio 2009 se volevi navigare fino a dodici miglia dalla costa, la dovevi avere!

E' anche vero: trattandosi di diporto e visto il clima dalle nostre parti si poteva anche aspettare ... vuoi vedere che era stato calcolato!?! Pensandoci bene "qualcuno" al salone del 2008, già l'esponeva ... forse era più introdotto, forse aveva qualche amico in più! Comunque ricordo un vero pellegrinaggio di increduli presso "quello" stand per vedere l'oggetto misterioso.

Cominciavano così sui forum, al club e fra gli amici delle altre associazioni, discussioni infinite: ci vuole, non ci vuole. Ricordo che tormentavo il Pier (direttore della nostra rivista di riferimento), possibile lui non sapesse!!

Intanto q
ualche costruttore/imprenditore più intraprendente di altri, cominciava a dare i prezzi all'ingrosso: se ne comprate dieci è tot. se ne comprate 20 è tot altro. Naturalmente dopo un anno i prezzi si sono ulteriormente abbassati

A dicembre sempre di quell'anno (2008) Antonio Fulvi sulla rivista "Il Gommone" scriveva:


IL PROSSIMO SALASSO SI CHIAMERA' ZATTERA COSTIERA

(Antonio Fulvi - Il Gommone 274 - Dicembre 2008)

Strano che nelle decine e decine di forum, tavole rotonde e dibattiti vari, di cui ogni Salone Nautico va fiero, questa volta nessuno abbia sentito il dovere di avvertirci di quanto succederà fra breve - se già non è successo - per le dotazioni di sicurezza. Ma forse strano non è, visto che probabilmente c'è chi se ne vergogna. Perché, zitti zitti e piano piano, costruttori e Governo si sono accordati e hanno inserito nel Regolamento di attuazione della legge sulla Nautica (pubblicato sul supplemento ordinario n. 223/L della Gazzetta Ufficiale n. 222 del 22 Settembre 2008) una postilla per cui dal 1° Gennaio 2009 è obbligatorio imbarcare una "zattera costiera" per la navigazione tra le sei e le dodici miglia. Senza peraltro nemmeno una norma transitoria e con l'aggravante che il vecchio apparecchio collettivo galleggiante (Atollo, SOS o equiparato) andrà buttato via perché non sarà più accettato. Una "cannata" maledetta e non di poca entità, visto che la zattera costiera - subito presente al Salone, visto che i costruttori sapevano da mesi che la loro richiesta era stata accettata - costerà almeno mille euro e dovrà per di più essere revisionata ogni due anni.

Per i costruttori, è una manna dal cielo in un periodo di vacche magre: si calcola che nella prima stagione nautica ci sarà da sostituire un parco galleggiante di almeno 25 mila pezzi. Fanno cioè 25 milioni di euro di torta da suddividersi in mezza dozzina di costruttori. Davvero, non male.

Ovviamente l'operazione viene presentata come un giusto doveroso e lodevole intervento ai fini della maggiore sicurezza della navigazione. Perché improvvisamente - dopo quasi vent'anni di onorato servizio - si scopre che l'apparecchio collettivo qualche limite ce l'ha: bisogna starci appesi intorno immersi in acqua fino alle spalle, mentre dentro alla zattera si starebbe (secondo loro) caldi e asciutti. Poi è vero che la zattera costiera non ha il telo di copertura né il fondo coibentato, non ha viveri né attrezzature di sopravvivenza, ha solo due sacche antideriva anziché quattro e , ovviamente, se si ribalta è molto più difficile raddrizzarla: ma è una zattera, non un ciambellone. Dunque, allegria!


Per quello che ci riguarda, i gommonauti avranno, invece, poco da essere allegri. Intanto perché è ormai dottrina comune che anche le zattere, così come gli SOS (o analoghi) che ci hanno costretto a comprare e a mantenere a bordo servono - statisticamente parlando - poco o niente: nemmeno l'uno per mille di coloro che hanno avuto un sinistro lungo le nostre coste, tra le sei e le dodici miglia, s'è salvato con una zattera o un apparecchio galleggiante. Poi perché se la legge fosse seria, almeno obbligherebbe i costruttori di natanti e di imbarcazioni a prevedere una location di atolli e zattere in modo che non finiscano - come spesso accade - dentro a un gavone, coperti da tali e tanti altri oggetti che se davvero dovessimo averne bisogno passerebbero mezz'ore prima di tirar fuori l'amato bene.

Insomma, siamo alla ennesima brutta storia gabellata per esigenza di sicurezza, dove l'unica sicurezza reale è che dovremo svuotare i portafogli a favore di chi è stato così bravo a costruirsi il businnes per rimpinguatre il bilancio. In attesa di altri colpi di genio. Perché, sempre per la nostra preziosissima sicurezza, non prevedere anche un autoradrizzamento di barche e gommoni, con tanto di accrocco che si gonfia come sui mezzi di salvataggio? Ma è meglio tagliarci la lingua, non vorremmo aver dato l'idea per la prossima stangata.

 


Lo adoro quell'uomo! Grazie a lui mi sono appassionato alla navigazione in gommone ... ma quella è un altra storia!

Come sempre l'anno finisce il 31 Dicembre e come sempre l'anno nuovo comincia il 1° Gennaio ...
Della zattera ancora niente! vuoi vedere si sono accorti di averla proposta un po' troppo di fretta e rimanderanno?
No! no, prorogheranno solo gli atolli già revisionati fino a fine 2009 mi diceva il Pier, suffragato anche dalle varie Capitanerie da me interpellate in quanto interessate alla nostra uscita all'Elba di fine Maggio. Mi assicuravano in arrivo un fonogramma a tutte le CP a cui sarebbe seguito un decreto ministeriale di conferma alla proroga. Mah!

A quanto pare il fonogramma c'era, ma il decreto di proroga visto che era interministeriale (cioè erano da rimettere insieme tutti i ministri competenti firmatari) difficilmente sarebbe arrivato.

Agli inizi di Marzo 2009, finalmente, il Comando del Corpo Generale delle Capitanerie di Porto emanava il decreto dirigenziale di come dovevano essere le zattere, titolo:"Caratteristiche tecniche delle zattere di salvataggio da utilizzare esclusivamente sulle unità da diporto in navigazione entro le 12 miglia dalla costa". Insomma adesso si sapeva come doveva essere la Zattera Costiera! Bene cominceranno a costruirle, Fulvi dice ne occorreranno 25 mila pezzi ... ci vorrà tutta l'estate! Per forza dovranno fare il decreto di proroga!

Ecco come deve essere la zattera dalla G.U dell'11 Aprile:


 

 

 

 

 

 

 


Decreto 2 marzo 2009
Caratteristiche tecniche delle zattere di salvataggio da utilizzare esclusivamente sulle unità di diporto in navigazione entro 12 miglia dalla costa

Art. 1 - Zattere per la navigazione entro 12 miglia
1. Ai sensi dell'art. 54 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 29 luglio 2008, n. 146, gli apparecchi galleggianti installati sulle unità da diporto sono sostituiti da zattere di salvataggio aventi le seguenti caratteristiche:
a) conformi al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 12 agosto 2002, n. 219, di seguito denominato decreto 219/2002, con le seguenti prescrizioni e deroghe all'allegato "A":
1. paragrafo 1, lettera i) - il fondo della zattera isolato contro il freddo non è richiesto;
2. paragrafo 1, lettera j) - la tenda di copertura della zattera non è richiesta;
3. paragrafo 5, lettera b) - la zattera deve avere almeno due tasche stabilizzatrici, di uguale volume, posizionate simmetricamente, la cui capacità totale non deve essere, comunque, inferiore ad 80 litri;
4. paragrafo 6, lettera h) - il materiale retroriflettente da installare per metà sul fondo e per la restante parte sulla mezzeria del tubolare superiore della zattera, deve avere una superficie complessiva minima non inferiore a 1000 cmq;
5. paragrafo 6, lettera i) - le luci interne ed esterne non sono richieste;
6. paragrafo 7 - le dotazioni minime di emergenza di cui deve essere dotata la zattera sono le seguenti:


n. 1 Soffietto di gonfiamento
n.1 Coltello, a lama fissa con impugnatura galleggiante (a)
n. 1 Torcia elettrica stagna, dotata di idonee pile elettriche conservate separatamente in una busta stagna
n. 1 Sassola
n. 1 Kit di riparazione (b)
n. 2 Pagaie
n. 1 Spugna
n. 1 Fischietto
0.250 litri Contenitore di acqua (per persona)

(a) deve essere collegato ad una sagola e sistemato in una tasca vicino al punto di attacco della barbetta della zattera.
(b) comprendente almeno una serie di pezze di varia misure e mastice adatti.

b) Almeno il tubolare superiore della zattera deve essere realizzato in un colore altamente visibile, in accordo alla norme internazionali vigenti.
c) Ogni zattera comprensiva delle proprie dotazioni deve essere racchiusa in una sacca, che ne permetta il sottovuoto, a sua volta inserita in un idoneo contenitore.
d) Agli elementi per la marcatura previsti dall'allegato "E" al decreto 219/2002, deve essere aggiunta la dicitura "zattere aperte per la navigazione entro dodici miglia dalla costa".
2. La prima revisione delle zattere di cui al presente articolo deve essere effettuata a 36 mesi e le successive ogni 24 mesi.
3. Le zattere di salvataggio, per tutti gli altri aspetti non specificatamente contemplati nel presente decreto, sono sottoposte alla disciplina dettata con il decreto 219/2002 e devono essere approvate in accordo alle procedure di cui all'art. 11 del medesimo decreto.

Art. 2 - Equivalenze
1. Possono essere utilizzate, a bordo delle unità da diporto nazionali, zattere gonfiabili di tipo approvato o riconosciute idonee per il diporto e per gli stessi tipi di navigazione dall'Amministrazione di uno Stato membro dell'Unione europea o aderente all'Accordo sullo Spazio economico europeo, se tali prodotti sono conformi ad una norma o ad una regola tecnica obbligatoria per la fabbricazione e la commercializzazione in tali Stati ed a condizione che tale norma o regola tecnica garantisca un livello di protezione equivalente a quello perseguito dalla presente regolamentazione al fine della sicurezza della vita umana in mare.

Roma, 2 marzo 2009
Il comandante generale: Pollastrini

 

Passa Aprile, arriva Maggio: interpello per l'ennesima volta le CP competenti che incotreremo sul nostro percorso fra l'Elba, Capraia e Macinaggio, non possiamo certo far multare ... 40 gommoni! Tanti erano i partecipanti!

Nessun problema mi assicuravano, il decreto è in arrivo! Bene, partiamo, andiamo all'Elba. Non andiamo però in Capraia causa furiosi temporali e mare incazzato. Meglio così! non abbiamo messo alla prova il coordinamento fra gli uffici delle CP .

A metà Luglio, a Roma alla presentazione di "Mare Sicuro", la campagna per la sicurezza in mare del Corpo delle Capitanerie di Porto, il Comandante della CP - Guardia Costiera, Raimondo Pollastrini, riassicurava ancora una volta l'arrivo della moratoria. Perfetto! Andremo in ferie tranquilli!

Inizia Agosto ... tutto tace. Torniamo dalle ferie e della moratoria ancora niente.
Beh! Il peggio è passato, anche nella stagione 2009 (come volevasi dimostrare) di gommonauti dovuti ricorrere all'atollo o peggio ...alla zattera, non si è avuta notizia. Inoltre le CP si sono attenute al famoso fonogramma di cui sopra e non si fa menzione di "stragi" di diportisti multati fra le sei e le dodici miglia perchè senza la "Coastal".

Vuoi vedere che il Comando delle Capitanerie con questo tira e molla della moratoria è riuscito a by-passare (almeno per il 2009) una normativa anche da loro non condivisa? se è così: Grazie Comandante!

A questo punto non restiamo con le mani in mano e consapevoli che non riusciremo mai a far eliminare la Zattera Ligth (ricordate la legge l'hanno firmata in nove ministri), proponiamo almeno un esenzione per quando si naviga in gruppo ... ma ci pensate 40 gommoni con 40 zattere ... in Capraia. Un gommone con a bordo un altro gommone!

E così, Domenica 15 Novembre 2009, in occasione della annuale riunione delle associazioni gommonautiche, abbiamo proposto ed è stata accolta con entusiasmo da tutti i presenti, una petizione da inviare al Ministro e al Comando delle Capitanerie, dove si chiede di esentare - in occasione di navigazione di gruppo in gommone (almeno tre unità) - dall'avere a bordo la zattera.

I motivi li elenchiamo nella petizione pubblicata qua sotto e chi vorrà la potrà fare sua indirizzandola direttamente al Ministero e al Comando delle Capitanerie di Porto. Per le associazioni invece rimane quanto abbiamo concordato: una spedizione unica entro il 15 Dicembre.

VG


 

 

Al Ministro Delle Infrastrutture e dei Trasporti
Viale Del Policlinico 00161 Roma (RM)

Al Ministero Delle Infrastrutture e dei Trasporti
Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera
Viale dell'Arte, 1600144 Roma

Milano, .............. 2011


Oggetto: Modifica parziale al DECRETO del 29 luglio 2008, n. 146 - Regolamento di attuazione dell'articolo 65 del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante il codice della nautica da diporto. (GU n. 222 del 22-9-2008 - Suppl. Ordinario n. 223)

Illustrissimo Ministro

Egr. Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Con la presente, il sottoscritto ......................, a nome di tutti i cofirmatari delle presente lettera, sottopone la seguente proposta alla Vostra attenzione

Premesso che:

1) Il gommone quando omologato C.E., grazie alla compartimentazione multipla, è di per sé un mezzo inaffondabile. Già negli anni novanta per un certo periodo tale qualifica gli era stata riconosciuta pur senza le specifiche richieste dalla omologazione di cui sopra. In Francia, gli stessi gommoni prodotti in Italia e usati da noi, sono ancora dichiarati inaffondabili.
2) In occasione di gare, regate, operazioni di assistenza in mare a manifestazioni nautiche il mezzo a cui viene affidata la sicurezza è il gommone. La stessa Guardia Costiera sul suo sito "Mare Sicuro" dichiara di aver utilizzato circa 200 gommoni nella passata stagione nautica per monitorare e prevenire incidenti sia in mare sia nelle acque interne.
3) A memoria non abbiamo notizie di diportisti a bordo di gommoni in navigazione oltre le sei miglia che sono dovuti ricorrere all'uso dell'atollo per abbandonare l'unità.
4) L'unica tipologia di incidente che potrebbe costringere un diportista su un gommone ad abbandonarlo è l'incendio a bordo, eventualità verificatesi fino ad ora solo durante i rifornimenti o poco dopo e mai oltre le sei miglia.
5) Viste le dimensioni e il peso, su buona parte dei gommoni naviganti nei nostri mari, le nuove "zattere costiere" non si saprebbe dove posizionarle ed immancabilmente finirebbero in qualche gavone (dove presente) rendendone difficile un rapido utilizzo in caso di vera emergenza.
6) Oltre al costo iniziale, la zattera dopo i primi tre anni, si rivelerebbe una vera e propria tassa in quanto già da oggi, per le revisioni biennali, si parla di un costo intorno alle 250 euro.

Pertanto siamo a chiedervi di:

Esentare natanti e imbarcazioni dichiarate "gommoni" omologate C.E. dall'aver a bordo la "zattera costiera" quando sono in navigazione di gruppo fino a dodici miglia. Per gruppo si intende almeno tre unità naviganti di conserva e a vista.

In questo modo anche nel caso malaugurato di incendio a bordo è molto più rapido e istintivo buttarsi in acqua per venire raccolti dalle altre unità componenti il gruppo, piuttosto di mettersi ad armeggiare nei tentativi di gettare la zattera in acqua e aspettare che si gonfi.

Segue firme

 

 

Seguivano le firme (oltre un migliaio) ma ad ora nessuna nuova. Cmq, noi ci riproveremo!

 

La discussione con altre news continua qui:

http://www.clubdelgommone.com/forum/viewtopic.php?f=28&t=524

 

 

 

 

 


 


Il Club - Attività - Itinerari - Storia - Il Club consiglia - Un po' di Tecnica - L'usato

Torna alla pagina iniziale
home