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            Una 
              settimana fra le isole della Maddalena.  
            La 
              località scelta per la partenza delle escursioni é 
              il già collaudato Villaggio Vacanze Isuledda all'ingresso 
              del Golfo di Arzachena.  
            Ventuno 
              equipaggi per un totale di circa ottanta persone, la maggior parte 
              dei quali ha preferito "arrivarci direttamente in gommone". 
               
            Cominciamo 
              da loro: 
              Sabato 9, tirata unica da Piombino a Campoloro, passando 
              a nord dell'Elba per evitare una fastidiosa onda da libeccio. Per 
              il resto della giornata sempre mare "sul naso" e arrivo 
              per le 18,00 all'Isuledda con evidenti "segni" dell'ultimo 
              passaggio delle Bocche di Bonifacio. 
              Riunito il gruppo, in serata dopo cena, consueto e necessario briefing 
              per le news e soprattutto decidere il programma in base agli aggiornamenti 
              meteo. Le previsioni danno vento in aumento fino a mercoledì, 
              quindi, per l'indomani domenica decidiamo una tappa poco impegnativa 
              alla vicina Caprera.  
              Ormeggiamo a Cala Stagnali e visita guidata al Museo del Mare e 
              al Centro Ricerca Delfini aperto appositamente per noi nonostante 
              il giorno festivo. Proseguiamo poi a piedi fino alla Casa di Garibaldi, 
              fortunatamente i due chilometri e mezzo per arrivarci sono in buona 
              parte ombreggiati da una folta pineta mediterranea.  
            Lunedi, 
              vento confermato. Altra breve tappa fino a Spargi, nel ridosso di 
              Cala Corsara. Trascorrriamo qualche ora fra bagni, nonostante l'acqua 
              a 18 gradi, e pranzo al sacco. Di ritorno ormeggiamo in porto alla 
              Maddalena per mega gelato e visita alla cittadina . Rientro all'Isuledda 
              dove perdiamo volentieri del tempo agli ormeggi con chiacchiere 
              e aperitivo. 
             Martedì, 
              ancora vento. Oggi dedichiamo la giornata alle immersioni. In mattinata 
              per i già brevettati e nel pomeriggio le soft per chi vuole 
              iniziare. 
             Mercoledì, 
              vento forte. Avesse sbagliato un giorno il meteo! No, tutto come 
              previsto! 
              E vabbè! Chi in macchina, chi in bici, chi a piedi, tutti 
              sguinzagliati per la Costa Smeralda. 
             Giovedi, 
              fine del vento, era ora! Partenza tutti per Bonifacio, passando 
              fra La Maddalena e Caprera, poi l'Isola di Lavezzi e puntata al 
              passaggio fra l'Isola Piana e Punta Sperone. Dopo Capo Pertusato 
              sfiliamo ordinatamente sotto le suggestive falesie di Bonifacio. 
              Entriamo in porto, è quasi deserto e una volta avuto il permesso 
              dalla Capitaneria, ormeggiamo. Le prime due ore gratis. 
              Anche qui, chi sale alla fortezza a piedi, chi prende il trenino, 
              tutti liberi fino alle 15,00 per il ritorno. 
              Mare sempre ottimo, allunghiamo la giornata fermandoci per il bagno 
              nel passaggio fra Budelli e Razzoli, acqua sempre a 18 gradi! 
             Venerdì, 
              sole e caldo. Bagno e pranzo a Caprera ormeggiati fra gli Isolotti 
              Italiani e le bellissime spiagge di quello che era il villaggio 
              del Mediterranee. Ancoraggio tassativamente sulla sabbia, vietato 
              farlo sulle posidonie e a non meno di 50 metri da terra. Oggi temperatura 
              dell'acqua 20 gradi! 
              Rientriamo passando da Poltu Quatu che sonnecchiava in un caldo 
              torrido. Poche barche, poche persone, un solo bar aperto, un gruppetto 
              di operatori tv impegnati a girare uno spot pubblicitario e tre 
              macchine della Finanza in banchina. Brrrr... 
             Sabato, 
              purtroppo, ora che ci eravamo abituati bene ... fine della vacanza! 
              I primi tre equipaggi con in programma di arrivare fino a Cecina 
              partono alle 6 del mattino e gli altri undici con il caciucco già 
              prenotato a Porto Azzurro, partono alle 9.  
              L'anticiclone africano, ormai arrivato in pieno, ci regala una traversata 
              bellissima! 
              Sosta a Solenzara per "rabbocco" carburante.  
              Il mare è ottimo e puntiamo da Solenzara direttamente su 
              Porto Azzurro via Scoglio d'Africa.  
              Fra Solenzara e l'Africhella ci sentiamo chiamare via radio: "Ehi! 
              Siete voi? Vi vediamo dal traghetto!" Neanche se ci fossimo 
              dati appuntamento poteva capitare cosi! Effettivamente c'è 
              un traghetto a qualche miglia da noi, quindi entusiasti l'aspettiamo. 
              E' il traghetto sul quale ci sono alcuni degli equipaggi che per 
              vari motivi hanno scelto di non fare la traversata. Che emozione! 
              Bellissimo! Loro a far foto dal ponte sbracciandosi e sventolando 
              magliette e noi giù a immortalare il magico momento. 
              Riprendiamo la rotta fermandoci allo scoglio d'Africa per il bagno. 
              E si, non è da tutti e non tutti i giorni, bisogna festeggiare. 
              Intanto Alessandro, l'equipaggio di Roma, ci lascia puntando direttamente 
              sul Giglio per poi arrivare a Ansedonia, lo seguiremo via radio 
              fin quasi all'isola. 
              A Porto Azzurro cerchiamo ormeggio in porto, ma ... neanche a parlarne! 
              Lo immaginavamo, andava prenotato! 
              Poco male, ormeggiamo al Cala di Mola a 36 euro per gommone compreso 
              bagni e docce quasi in banchina. In serata festosa tavolata da Alfredo 
              per il tanto agognato caciucco elbano. 
              L'indomani mattina (purtroppo è proprio finita) aspettiamo 
              si alzi la nebbia nel canale e poi da Porto Azzurro a Piombino con 
              un mare da rimpiangere  
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
              
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