di Alessandro Bortolazzo
Dopo aver affrontato un viaggio
interminabile per portare i gommoni da Milano a Otranto, la Grecia
ci sembra più vicina.
Pronti per la partenza, i due equipaggi,
dell' Iron (Nautica Led 590) Angelo, Sonia e il piccolo Edo e
del Blade (Zar 53) Alessandro e Simona, con bagagli attrezzature
e pieno di carburante, veniamo bloccati dalla tramontana, che
in quei giorni soffiando fino a 35 nodi ci costringe a ritardare
la partenza.
Finalmente la mattina di Ferragosto
le condizioni meteo marine sono ottimali per traversare il Canale
d'Otranto in sicurezza, tanto che anche un terzo equipaggio di
gommonauti, ci chiede di poter navigare il canale in compagnia,
ovviamente accettiamo e fatte le dovute presentazioni, avviamo
i motori. Impostata la velocità sui 18 nodi vediamo la
costa salentina allontanarsi sempre più fino a sparire
all'orizzonte. La navigazione prosegue senza intoppi con un onda
di un metro e mezzo al giardinetto, spinta da un vento di 11 nodi.
Un curioso avvenimento segna il nostro arrivo alle prime isole
greche, un calamaro forse desideroso di un passaggio salta a bordo
dell' Iron, facendo la felicità del piccolo Edo che salutandolo
lo restituisce al mare.
Passiamo la prima notte a Corfù,
al marina di Gouvia, dove, dopo un breve bagno in prossimità
di un'isoletta vicina, possiamo finalmente montare le tende e
andare, ormai in tarda notte, a visitare la città.
Il giorno successivo salpiamo
in direzione Paxos, un'isoletta a Sud di Corfù: lì
facciamo il bagno in una delle tante calette che l'isola offre.
Decidiamo, poi, di spostarci nella tranquilla baia di Lakka dove
avremmo passato la notte in rada, dopo aver cenato in uno dei
tipici ristoranti del paese.
La sensazione di libertà è totale.
Il giorno seguente, ci svegliamo
presto e ci dirigiamo verso Parga, per fare colazione. Il posto
è molto suggestivo ed è possibile visitare diversi
negozi, curiosando tra i prodotti artigianali tipici.
Con la pancia piena, dopo un veloce bagno, finalmente avviamo
i motori e facciamo rotta verso Lefkada, che sarebbe diventata
la nostra base per qualche giorno. Il mare è al traverso
e ci divertiamo a cavalcare le onde ricevendo anche qualche secchiata
d'acqua ogni tanto. Il porto di Lefkada ci accoglie con una serie
di servizi moderni e con la sensazione di essere in un posto pieno
di vita. Le barche vanno e vengono dal marina e ci sono tanti
turisti che affollano il paese, soprattutto al calar del sole.
Scopriamo vicoli e ristoranti piacevoli e inattesi, mentre i nostri
gommoni ci aspettano per un'altra notte di pace, cullati dalle
onde.
Passiamo i due giorni successivi visitando località minori
protette dall'isola di Lefkada, passando da Nidri e da Meganisi,
e approfittiamo per fare tanti bagni e anche qualche - immancabile
- lavoro di manutenzione ai gommoni.
Purtroppo il giorno del rientro
arriva presto, dobbiamo infatti raggiungere nuovamente l'isola
di Corfù per attraversare il canale d'Otranto in tempo,
prima che arrivi un'altra ondata di tramontana