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Santorini - 2004
diario del viaggio

di Iseno Pesucci (Udde)



Udde e Anna, Stefano e Brunella: due toscani e due romagnoli, shekeriamo un po' e otterremo un mix di navigatori e buongustai

 

 

• Vedi le foto del viaggio
• Il viaggio "visto" da Brunella
• Egeo 2005
• Cicladi, Meltemi permettendo


Il viaggio:
Quest'anno non facciamo programmi, dopo le molteplici rinunce imposteci dal "meltemi" negli ultimi anni, … ma noi nelle Cicladi ci vorremmo tornare.

29/07 - 30/07 - Partenza da Ancona in traghetto e arrivo a Igoummenista ore 6, in auto per Lefkada. Varo con scivolo e rifornimento benzina nel marina di Lefka.

01/08 - Partiamo di buon'ora aggirando l'isola di Kalamos dall'interno e giù dritti fino alle Dragonere che percorriamo in slalom fino ad Oxia, poi rotta sull'isola di Trizomia. Cosa vedono i nostri occhi?!? Il ponte di Patrasso è finito, qualcuno aveva dei dubbi? La Grecia ci sta dando una lezione.

02/08 - Lasciamo Trizomia per Kiato dove facciamo benzina, un bagno, una frittura e poi via per il Canale di Corinto che percorriamo immediatamente, anche qui l'effetto euro si è sentito, € 78,00 a gommone. Destinazione Egina (non è vero …ma per scaramanzia…) la raggiungiamo in breve e tiriamo dritti per capo Sounion con un po' di mare da maestrale che perdiamo superato il capo verso Lavrion, arriviamo in tarda serata al marina Olimpic e facciamo subito benzina. Alla reception, a differenza degli altri anni, troviamo scortesia e salasso: 1 notte € 35,40 a testa.

03/08 - Siamo molto meravigliati per la mancanza di vento, non c'è il meltemi?!? … EVVIVA! EVVIVA!
Partiamo immediatamente per le Cicladi, rotta su Kithnos navigando un mare calmissimo, decidiamo di ormeggiare nella baia a Nord del porto, davanti a una spiaggia bellissima con un'acqua di una trasparenza incredibile, trascorriamo il resto della giornata fra un bagno e un riposino. Nel ristorantino subito sopra la baia rimediamo la cena.

04/08 - Rotta su Sifnos dove abbiamo un appuntamento molto importante con delle palline di formaggio fritte, calamari alla griglia e grandi boccali gelati di birra. Perciò decidiamo di non fermarci a Serifos, lo faremo al ritorno.
Nella traversata fra Kithos e Serifos Stefano ha un incontro ravvicinato con i delfini al punto tale da impedirgli di proseguire per paura di investirli. Arrivati a Sifnos ormeggiamo a Porto Vathi, a Sud dell'isola, in una delle baie più protette dell'Egeo. Che "sofferenza" in quel ristorantino sulla spiaggia a due metri dal mare!!!

05/08 - Il meltemi ancora non si fa sentire, "che strano", usciamo dalla baia, il mare è piatto, non abbiamo un programma ben definito, mi viene in mente un sogno, chiamo Stefano e gli sussurro sottovoce "Santorini…" OK! 130 gradi 45 miglia. Navighiamo in un mare color piombo con molta foschia che diventa nebbia fitta a ridosso di Sikinos mettendoci in uno stato d'ansia che per fortuna finisce insieme alla nebbia superata l'isola, proseguiamo con molta foschia al punto che scorgiamo Santorini solo ad un paio di miglia.
Entriamo nella Caldera, non crediamo ai nostri occhi, è uno spettacolo mozzafiato, quelle scogliere alte centinaia di metri a piombo sul mare incutono timore e fascino allo stesso tempo, i paesi arroccati lassù in cima danno il senso del vero paesaggio cicladico, non c'è che dire: è la più bella!
Purtroppo in porto non c'è possibilità d'ormeggio e quel poco che c'è è riservato ai caicchi che fanno la spola trasportando i turisti dalle grandi navi che aspettano alla fonda al largo.
Ci accostiamo ad un caicco in sosta giusto per poter scendere a terra per un po' di shopping, nel frattempo, siccome anche nel resto dell'isola non c'è molta possibilità di ormeggio pensiamo di non approfittare della clemenza del dio Eolo, decidiamo di ripartire e risalire verso l'isola di Ios.
Lasciamo Santorini con un po' di malincuore, avremmo voluto restare, ma forse è meglio così anche questo accresce il suo fascino.
Arrivati a Ios ormeggiamo senza problemi e riusciamo a farci portare la benzina ai gommoni nel pomeriggio, ceniamo in uno dei rumorosissimi fastfood disseminati sul lungomare del paese e andiamo a dormire con l'umore alle stelle.

06/08- Stefano si fa prendere dalla mano per il perdurare del mare calmo e lancia la proposta Amorgos e le piccole Cicladi, andata e ritorno a Sifnos 100 miglia circa, io invece non me la sento di sfidare ancora la buona sorte, anche perché siamo solo in due gommoni e se le cose si mettono al peggio e magari ti si pianta un motore, poi sono cavoli amari.
Torniamo a Sifnos, Stefano è un po' imbronciato ma gli passa non appena ci sediamo di fronte ad un bel piatto di ghiros, una insalata greca e una Amstel ghiacciata. Passiamo il resto della serata ad Apollonia.

07/08 - Il mare è ancora calmo e io mi sento un po' in colpa (ma solo un poco…) per la rinuncia di ieri ad Amorgos, ma forse è meglio così, sarà il motivo per tornare nelle Cicladi. Sul filo della planata in meno di due ore arriviamo a Serifos, prima di entrare in porto Stefano si imbatte in un barchino (tre metri circa) che chiede soccorso con a bordo 4/6 pescatori, nel senso che 2 sono normali e gli altri due sono il doppio, stavano imbarcando acqua, la barca emergeva solo per 3-4 cm, dovrà caricare i due doppi in gommone e trainare il barchino con gli altri due nel porto, in compenso ci regalano il loro pescato, ceneremo in gommone con una frittura di pesce freschissimo.

08/08 - Anche oggi il mare è ancora buono anche se comincia un po' di brezza di maestrale: che facciamo? A Kithnos siamo già stati, a Lavrion non vogliamo tornare, siamo in anticipo sul programma ferie: e se facessimo il giro del Peloponneso? (per me è "solo" l'ottavo…).
Stefano è d'accordo, detto fatto, puntiamo la prua verso Kithnos e quasi all'altezza dell'estremo nord dell'isola viriamo verso ovest dritti su Methana, purtroppo la brezza di maestrale sta diventando qualcosa di molto più consistente e i mare da quasi calmo diventa mosso e ogni onda che investiamo è una secchiata d'acqua, si picchia duro e siamo bagnati. Poi improvvisamente superato l'isolotto di Avieorvios il mare ritorna ad essere calmo e in bonaccia di vento.
Arrivati a Methana, troviamo il distributore chiuso. Proseguiamo per Poros dove ormeggiamo nella seconda baietta a destra, detta anche (da noi) la baia delle ostriche che serviranno per le fettuccine di stasera a cena.

09/08 - La cittadina di Poros è sempre molto bella. Superato il canale il mare è ancora calmo e procediamo a velocità di crociera, 20 nodi, fino a Ermioni dove facciamo il pieno di benzina. Ripartiamo con un po' di scirocco al giardinetto e dopo Spetsai puntiamo su Leonidion. Anche qui, come in tantissimi altri porti e porticcioli della Grecia, le agenzie "affittavele" si sono accaparrate quasi tutto il molo. Ormeggiamo in qualche modo fra le barche dei locali in una ragnatela di cime galleggianti.

10/08 - Il mare è ancora buono, rotta su Monemvasia. Proseguiamo e superiamo capo Malea con rotta diretta su porto Kagio, doppiata la parte nord di Kithira si alza un po' di scirocco che diventa un forte libeccio man mano che ci avviciniamo alla costa, entriamo a porto Kagio un po' sballottati e anche un po' bagnati.
Dopo poco entrano in porto una decina di gommoni, sono del Circolo Nautico Alazzurra di Modena con i quali scambiamo i saluti.

11/08 - Lasciamo porto Kagio con un po'di vento da libeccio ma siamo ridossati, il mare sembra buono, superato capo Tenaron però il discorso cambia. Il mare è piuttosto mosso da ponente e non ce la sentiamo di fare le 45 miglia che ci separano da Methoni, preferiamo tornare indietro rifugiandoci nella baietta poco prima di porto Kagio in una bella spiaggetta deserta dove trascorriamo la mattinata. Dopo pranzo proviamo a ripartire, questa volta il mare sembra migliorato, decidiamo di andare anche se è ancora un po' mosso, purtroppo dopo la metà del tragitto il vento di ponente tende a rinforzare, balliamo, superato Methoni il vento diventa un forte maestrale, arriviamo a Pilos cavalcando delle onde piuttosto alte, per fortuna sono poche miglia.

12/08 - il mare è ancora un po' mosso, il vento soffia ancora da maestrale, preferiamo fare un giorno di sosta, facciamo rifornimento con calma, pranziamo in un ristorantino lì sul molo e ci concediamo un pomeriggio di riposo. Inaspettatamente arrivano dei nostri amici del club: Paolo, Nereide, Jacopo con Mario, Mara e Marzia. Bacini, bacioni e strette di mano.

13/08 - Si riparte destinazione Killini, velocità di crociera: 22 nodi su mare calmo, facciamo una breve sosta a Katakolon giusto per vedere il porto nuovo ( è stato restaurato anche tutto il paese) e ripartiamo. Sarebbe stato meglio se fossimo rimasti a Katakolon. Killini si presenta come un porto industriale con il suo andirivieni di traghetti che scaricano orde di auto. L'ormeggio è brutto e polveroso, dopo un po' ci raggiungono i nostri amici del club con i quali ceniamo insieme.

14/08 - Salutiamo gli amici e facciamo rotta su Argostoli a Cefalonia. Arrivati sull'isola ci fermiamo davanti a una spiaggia di sassi bianchissimi giusto il tempo per fare il bagno e mangiare qualcosa. Arrivati a Argostoli ormeggiamo nel porto nuovo praticamente deserto, in serata si alza vento di maestrale che col passare delle ore rinforza sempre più creando una forte risacca che ci costringe a cambiare e rinforzare l'ormeggio. La discoteca poco lontano ci fa compagnia, ci fa ….

15/08 - Il maestrale sempre fortissimo e la risacca che ne consegue ci costringe nuovamente a cambiare l'ormeggio mettendoci di prua al vento.
Trascorriamo la giornata girovagando per le vie adiacenti il porto fra i molti turisti . La discoteca lavora anche stanotte purtroppo!

16/08 - Il vento è calato e partiamo con destinazione Assos passando all'esterno di Cefalonia, il mare è poco mosso almeno fino a capo Yerogambas dove però, anche con poco vento, le onde sono altissime, alte sette/otto metri in mare calante con onda lunga e scomposta che ci rendono la navigazione difficile. Chiamo Stefano e gli comunico che io non me la sento di procedere in quelle condizioni, poiché dobbiamo percorrere circa 20 miglia senza possibilità di ridossare. Decidiamo di tornare indietro e risalire Cefalonia dalla parte orientale, fra l'isola e Itaca. All'uscita del canale ritroviamo il maestrale con l'onda lunga che abbiamo lasciato dall'altra parte. Proseguiamo per Lefkada, pranziamo in un ristorantino con moletto privato nella la baia di Nidri e nel pomeriggio ormeggiamo al marina di Lefka. Qui ritroviamo i nostri amici che avevamo salutato a Killini.
Il nostro viaggio è finito, ci sentiamo molto felici e appagati dalla nostra vacanza per essere riusciti ancora una volta a ritornare nelle Cicladi, ma soprattutto per essere arrivati alla tanto sospirata Santorini.

Gli equipaggi:
Pesucci Iseno detto "Udde" con Anna su Chicco - Bat B66Nordik - Evinrude 150 Ficht Ram

Jaboli Stefano con Brunella su Perondi Beluga 22 - Yamaha 200

Miglia percorse: tante, consumi: quasi niente …